2017
Calhanoglu e il rebus tattico: Montella, così non va!
Arrivato in estate dal Bayer Leverkusen, Hakan Calhanoglu non è riuscito ancora a convincere con la maglia del Milan: la condizione atletica precaria non è l’unico motivo delle sue prestazioni insufficienti, Montella dovrà risolvere un rebus tattico non da poco…
20 milioni di euro più bonus, le grandi aspettative dei tifosi e una qualità non discutibile: Hakan Calhanoglu in estate ha dato l’addio al Bayer Leverkusen per sposare il progetto Milan targato Fassone&Mirabelli, una decisione presa per la consacrazione definitiva. In ritardo di condizione per le vicissitudini della passata stagione con le Aspirine (4 mesi di squalifica), il fantasista turco sta trovando sempre più spazio nell’undici titolare di Vincenzo Montella ma le sue prestazioni non convincono ancora. Le difficoltà del calcio italiano influiscono sulle performance del classe 1994, ma non è l’unica chiave di lettura…
Il calcio moderno necessita di calciatori duttili, quasi universali, ma fino ad un certo: il gioiellino di Mannheim in Bundesliga è stato utilizzato da trequartista nel 4-3-1-2 o nel 4-2-3-1, solo all’occorrenza da esterno o da ‘falso nueve’. In queste prime uscite stagionali Montella ha schierato Calhanoglu da esterno offensivo nel 4-3-3, poi accantonato, e da mezzala o seconda punta nel 3-5-2. Ruoli in cui è difficile per Calhanoglu esprimere il suo potenziale: qualità, ultimo passaggio e conclusione dalla distanza. Senza dimenticare le difficoltà in fase difensiva: il ‘diez’ non ha il passo per garantire l’adeguata copertura, specialmente con alle spalle un terzino di grande spinta come Ricardo Rodriguez.
Prevarrà il lato integralista di Montella o ci sarà una correzione tattica? Calhanoglu è uno dei leader tecnici di questo Milan, che non può fare a meno della fantasia e dei lampi del 23enne: parola al terreno di gioco, già a partire dal cruciale Milan-Roma…