2018

Milan-Roma, top e flop: Rodriguez convince, El Sha pure! Pastore anonimo

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Milan-Roma, top e flop: Rodriguez e Bonaventura svettano, bene anche El Sha. Male Pastore, Calabria pasticcione

All’ultimo respiro. Il Milan la spunta all’ultimo minuto di recupero grazie al nuovo entrato Patrick Cutrone, che entra e decide la sfida di San Siro piazzando la zampata decisiva alle spalle di Olsen. Stesa la Roma.

Milan-Roma: i promossi

RODRIGUEZ – Finalmente il vero Rodriguez. Salta l’uomo, va sempre sul fondo, tenta anche più volte la conclusione dalle parti di Olsen e si propone per ricevere palla con una continuità mai vista prima. Mai vista al Milan, almeno. Il mercato chiuso lo ha rasserenato. Ottimo il cross per il vantaggio di Kessiè: così lo svizzero sarà una risorsa di cui Gattuso non potrà mai fare a meno. Anche a scapito di Laxalt.

BONAVENTURA – Sta benissimo: aveva già fatto vedere a Napoli di essere in splendida forma, ma anche al cospetto della Roma si ripete. Gioca un primo tempo di qualità sublime e rende la vita durissima a Nzonzi, che per quasi un’ora ci capisce poco o niente. Dove lo metti sta: fa bene nel tridente e pure nei tre in mezzo. Meglio averlo insieme che contro.

EL SHARAAWY – Quando gioca titolare non sempre incide. Ma quando entra nella ripresa il guizzo gli viene naturale. A suon di falcate palla al piede alza il baricentro della Roma, che riprende fiato grazie alla sua corsa, alla sua voglia incessante di farsi in quattro per tutti.

Milan-Roma: i bocciati

CALABRIA – Fa quasi tutto bene, ma poi si perde in un bicchier d’acqua: il regalo a Fazio per il gol del pareggio è un errore madornale, imperdonabile. E le sbadataggini, a San Siro, non saranno perdonate in eterno.

PASTORE – La Roma non si è mai distesa una volta per tutto il primo tempo. Ma certo lui fa ben poco per rianimare i giallorossi: 4-3-3, 3-4-1-2 o 4-2-3-1 cambia poco o nulla. Si deve ritrovare, altrimenti diventa un lusso che Di Francesco non può permettersi.

KARSDORP – Ogni anno la Roma si crea il problema della corsia di destra. Un problema che Florenzi ha completamente annullato a suon di grandissime prestazioni. L’esibizione a San Siro dell’olandese fa riflettere: capitan futuro è davvero indispensabile. Si salva con l’attenuante della ruggine che gli si è depositata addosso dopo tanti mesi vissuti in infermeria.

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