2013

Milan, Pazzini: ?Mi manca Marassi. Icardi e Palombo..?

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SAMPDORIA MILAN PAZZINI – A Genova ha trascorso gli anni migliori della sua carriera, poi la chiamata dall’Inter, dove non è riuscito a confermarsi e la chance al Milan, dove sta tendando di rilanciarsi. Si tratta di Giampaolo Pazzini, che non potrà affrontare la Sampdoria per via del turno di squalifica ricevuto dal Giudice Sportivo, ma l’attaccante potrebbe essere in tribuna per seguire la partita. «Mi allenerò domani mattina, in teoria un po’ di tempo ce l’ho. Se a casa è tutto a posto, nel senso se mio figlio (Tommaso, ha un anno) non fa il matto, prendo la macchina e vengo giù. Ci terrei molto», ha dichiarato Pazzini nell’intervista rilasciata a Il Secolo XIX.

«Avrei voluto esserci perché questo stadio mi dà sempre un sacco di emozioni, mi ricorda tanti momenti felici. Certo, per me non è mai semplice giocare contro la Sampdoria. Gol al Milan nel 2010? Uno dei gol più importanti della mia carriera in blucerchiato. Il cross di Mannini dalla destra, io che colpisco di testa, una vittoria conquistata a tempo scaduto che ci permetterà di raggiungere il quarto posto finale e dunque il preliminare di Champions League», ha ricordato il centravanti rossonero, che avrebbe potuto continuare a giocare in blucerchiato se la squadra si fosse qualificata in Champions League: «Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Però se fossimo andati avanti ci sarebbe stata la Champions, ci sarebbero state altre cose. Forse sì, forse sarebbe andata diversamente».

La Sampdoria ora può contare sui gol di Icardi, che a Genova ricorda proprio lui: «Mi piace molto. L’ho visto in televisione contro il Genoa, è una partita che non si può perdere. È stato molto bravo perché non è facile giocare in quella maniera una partita del genere. Ottimi movimenti, ottima tecnica, si vede che il giocatore c’è. Anche contro la Juve, il secondo gol poteva farlo solo tirando in quella maniera. Poi è chiaro che gli manca ancora la malizia, ma sarebbe strano che l’avesse già. Nel senso che durante il derby ha preso un sacco di botte. Col tempo imparerà a darle anche lui. A tratti sono stati anche scorretti con lui. Ricordo un intervento a centrocampo, non dico il nome, io però dalla televisione l’ho notato, mi sono incazzato parecchio. Lui non si è neanche accorto della scorrettezza, probabilmente. Ha sentito la botta e basta. Il derby genovese è molto sentito, molto più che a Milano. Inter e Milan hanno sempre qualche altro obiettivo nella stagione. Così capita che sul derby ci sia magari meno attenzione».

Sul momento della squadra di Delio Rossi e sul rapporto con i vecchi compagni: «Penso che sono contento perché la Sampdoria deve stare in A per storia, blasone, tifoseria, tutto. Palombo? Era ingiusto tenerlo ai margini perché Palombo ha fatto la storia della Samp. Ci sentiamo sempre, gli ho fatto un in bocca al lupo prima della partita contro la Juve. Gradinata Sud? E’ stato per me un grande orgoglio aver condiviso con uno dei più grandi attaccanti italiani quel coro. Mi manca, è chiaro».

Infine, l’analisi dell’esperienza al Milan ed il commento dell’intervento di Berlusconi nel momento più difficile e l’exploit di El Shaarawy: «Bene, è un grande club. Quest’anno all’inizio è stata dura ma adesso abbiamo iniziato a giocare meglio e arrivano i risultati. Berlusconi? Quando arriva un presidente così titolato negli spogliatoi, uno che ha un sacco di medaglie come lui, è chiaro che lo senti. Mette anche un po’ di soggezione. El Shaarawy? E’ un ragazzo bravissimo oltre che un gran giocatore. È sempre disponibile, è umile e rispettoso, non presuntuoso e queste sono grandi doti. Da un punto di vista tecnico, quel che colpisce è la sua freddezza sotto porta, cosa rara per un ragazzo così giovane. E ha ancora ampi margini di miglioramento».

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