Milan, rebus Cina: serve chiarezza

Fininvest e advisor mostrano ottimismo ma i ritardi alimentano dubbi

Il Milan è in vendita ma non riesce a chiudere l’affare con la cordata cinese interessata. I tifosi protestano ad Arcore e sono stati accolti dal presidente Silvio Berlusconi per un confronto. Fininvest e advisor mostrano ottimismo ma i ritardi sulla cessione alimentano i dubbi. I rinvii, ufficiosamente, sono stati spiegati: si va dalla rielaborazione e stesura del contratto (prima si parlava di un’acquisizione dell’80% del club, ora Silvio sta per cedere il 100%) all’uscita di ingenti capitali dlala Cina (in termini burocratici non è semplicissimo).

E’ STALLO – I contatti proseguono e il giorno buono per le firme potrebbe essere il 16 agosto prossimo ma si potrebbe finire agli ultimi giorni di agosto e in questo caso il closing arriverebbe tra ottobre e novembre. I maliziosi sostengono che questi soldi non ci siano ma queste voci sono tutte da verificare. A 25 giorni dall’annuncio del presidente di vendere non sono stati fatti concreti passi in avanti e la stagione è alle porte. Silvio potrebbe puntare su un Milan tutto italiano con un budget limitato.