2013
Milan, Muntari: ?Dopo il Barcellona, battiamo l?Inter?
MILAN INTER MUNTARI – Reduce da una buona prestazione contro il Barcellona, condita da un gol pesante in ottica qualificazione, Sulley Muntari si prepara ad un’altra battaglia, quella contro l’Inter. Inevitabile, però, un commento sull’andata degli ottavi di finale di Champions League: «Nei giorni che precedono una partita così devi sentire qualcosa nella pancia. È la giusta tensione. In campo abbiamo seguito alla perfezione le indicazioni dell’allenatore. All’inizio loro ti stordiscono con quei passaggi velocissimi, ma con il passare dei minuti abbiamo capito che potevamo vincere. Ci temono ora? Paura no, ma al ritorno saranno più attenti. Comunque non ci spaventano: tranne due o tre, i giocatori del Milan sono già stati tutti al Camp Nou», ha dichiarato a La Stampa il centrocampista del Milan, che poi ha scherzato sul gol fantasma alla Juventus: «Me l’ero già dimenticato. Foto sul telefonino di Galliani? Secondo me l’ha cancellata. A lui piace scherzare».
Muntari non teme le possibili contestazioni da parte dei tifosi nerazzurri: «Se uno mi viene davanti e mi insulta lo meno, ma se è in tribuna a cento metri di distanza non sento niente. Razzismo? L’Italia è un Paese tollerante, c’è una cultura del rispetto. L’episodio di Busto Arsizio è un fatto isolato: una minoranza di persone con un cervello piccolo. Calcio degli africani? La società sceglie i giocatori migliori senza guardare al Paese di origine. Però è vero, il calcio africano cresce. Se non già nel 2014, presto riuscirà a vincere la Coppa del Mondo. Perché io e Boateng abbiamo saltato la Coppa d’Africa? Io mi ero appena ripreso dall’infortunio, non mi sarebbe sembrato serio nei confronti del Milan. Kevin ha rinunciato alla nazionale. Cercherò di convincerlo a tornare».
Il calciatore ghanese ha poi commentato le parole del suo ex presidente, Moratti, che ha dato per favorito il Milan in vista del derby: «È una persona di esperienza, se lo dice sarà così. L’importante è sentire qualcosa nella pancia, essere tesi e concentrati, altrimenti l’Inter ti fa male, perché è una delle migliori squadre del mondo». Sulla possibile vittoria di Champions e scudetto da parte dei rossoneri, chiesta da Berlusconi, ha invece spiegato: «Sono d’accordo. Tutto è possibile se giochiamo con questa umiltà e concentrazione».
Sulle sfide derby tra Balotelli e Cassano, ad esempio, ma anche fra Zanetti ed Ambrosini, Muntari ha proseguito: «Io sto con Mario, perché è nel Milan, ma anche Cassano mi è molto simpatico. Ultima sfida per Zanetti ed Ambrosini? Non scherziamo. Conosco Javier e so che cura ha del proprio corpo: ha 39 anni, ma andrà avanti per altri quattro o cinque. Ambro uguale, è un simbolo, una grande persona. Quando le cose vanno male, basta guardarlo per ritrovare la forza. Come ha reagito la società all’infortunio nella partitella con gli amici? Mi hanno dato il tempo per tornare. Avevo fatto una cavolata, eppure sono stati comprensivi. Galliani e Braida sono due grandi persone. Dopo aver incontrato Marino all’Udinese, temevo che non avrei mai più trovato dei dirigenti così. Mi sbagliavo. Sono stato fortunato».