La scalata di Muntari si è fermata proprio sul più bello. Il centrocampista del Milan, che stava infatti cercando con tutte le sue forze di recupare dopo l’infortunio al crociato, ha avuto un’amara sorpresa. “Sembrava volesse bruciare le tappe, ci eravamo illusi che potesse rientrare prima del previsto“, afferma l’agente del calciatore a MilanNews. “Purtroppo si è verificato un imprevisto che farà ritardare di 2-3 settimane il suo rientro“. Il ghanese, consapevole sin da subito che la sua costituzione gli avrebbe permesso di anticipare l’ingresso in campo di almeno un mese, è molto amareggiato e deluso. E’ difficile riprendersi in fretta da un incidente al crociato; infatti, i tempi stimati si aggirano intorno ai 6 mesi. Muntari si è infortunato il 20 giungo la data del suo rientro, perciò, sarebbe dovuta essere circa il 20 dicembre. Il suo fisico però gli ha sempre permesso di accorciare i tempi e anche questa volta la missione era quasi andata a buon fine. “Si possono definire complicazioni. Il fisico ha la necessità di un certo numero di giorni per recuperare da determinati infortuni. La speranza di rientrare in tempo record c’era“, ha spiegato il suo procuratore Federico Pastorello.
Il calciatore è molto triste per non aver potuto aiutare la squadra in un momento di grande difficoltà: “Sulley è chiaramente deluso, ha lavorato duramente per rientrare prima e si era illuso di potercela fare – ha dichiarato il suo agente a MilanNews.it – voleva dare una mano. Alla fine niente di grave, fa parte del percorso di guarigione“. Allegri non vede l’ora di averlo a disposizione perchè per la squadra Muntari è un giocatore fondamentale. E’ stato anche sfatato un altro mito, quello riguardante la riduzione dell’ingaggio a causa dell’incidente al crociato avvenuto durante il periodo di vacanza. “Su questo vorrei sfatare una leggenda. Al di là del rammarico per come è avvenuto l’infortunio vorrei precisare che Muntari si è fatto male in un campo da calcetto e non in spiaggia. Era con amici e in presenza del massaggiatore – conclude Pastorello – Il Milan non prevede questo tipo di cose ed è ovvio che ci sia rammarico a riguardo, ma al di là di questo la storia del contratto rivisto non è assolutamente vera”.