2018

Milan, le motivazioni del Tas arrivate all’UEFA: tutti gli scenari

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Arrivate a Nyon le motivazioni della sentenza Ora una nuova sanzione per il Milan, poi probabile Settlement agreement

Sono arrivate a Nyon le motivazioni del Tas di Losanna che a luglio aveva cancellato il precedente verdetto. Nel futuro del Milan è probabile un po’ di austerity ma per capire quanto e come bisognerà attendere novembre, quando arriverà la sentenza della commissione giudicante UEFA. Ora inizia una nuova partita per i rossoneri. Una sfida non semplice ma il Milan ha cambiato pagina grazie alla solidità finanziaria del Fondo Elliott e alle figure professionali ingaggiate nell’ultimo periodo, come l’amministratore delegato Ivan Gazidis. A giugno la UEFA si era espressa in maniera negativa sul club di Yonghong Lì temendo che il default di Lì potesse trasformarsi nel default del club. A luglio il Tas decide di prendere tempo per il cambio di proprietà. Questo ha creato un ‘vuoto’ normativo che ha permesso al club milanista di agire ‘liberamente’ sul mercato.

Le carte sono tornate alla camera giudicante UEFA che presto emetterà il suo verdetto. Rimane però un dubbio: su quale situazione sarà presa la nuova decisione? A quella del 19 luglio, data della sentenza del Tas, oppure a novembre-dicembre, data possibile della nuova sentenza UEFA? Il club rossonero ha un deficit pesante e le soluzioni possibili sono tante. Le peggiori sembrano essere escluse, così come le migliori in assoluto. Difficile prevedere una nuova proposta di esclusione dalle Coppe perché il Tas l’ha già giudicata sproporzionata. Sembra poco probabile chiudere il cerchio senza sanzioni: in questo caso il club rossonero, con un nuovo proprietario, potrebbe chiedere di entrare in regime di voluntary agreement. Quello che può realisticamente accadere è che la camera giudicante sanzioni il Milan: una multa, una limitazione della rosa, l’esclusione di nuovi acquisti, lo stop del mercato. Se il club rossonero decidesse di contestare la decisione, si ritornerebbe al Tas, con tempi inevitabilmente più lunghi, se i rossoneri dovessero accettare la sanzione, l’argomento sarebbe chiuso. Poi inizierebbe la discussione per il settlement agreement. Nelle trattative per il settlement agreement, l’UEFA chiederà un business plan solidissimo e l’austerity, in questo caso, sarà inevitabile.

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