2013

Milan, Montolivo: “Non buttiamo via tutto”

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MILAN INTER MONTOLIVO – L’avventura al Milan non è cominciata nel migliore dei modi per Riccardo Montolivo, che poi ha conquistato consensi e contribuito alla rinascita della squadra rossonera. Dopo la vittoria sul Barcellona, c’è un’altra delicata sfida alle porte: il derby di Milano. «Siamo partiti con l’handicap, e quello che abbiamo fatto finora è servito soltanto a riportarci ai blocchi di partenza con gli altri. Bisogna stare attenti a non sciupare tutto. Inter? Più difficile non lo so, perché non è che noi ci siamo persi in festeggiamenti eccetera. Siamo concentrati. Sappiamo che il terzo posto è l’obiettivo da raggiungere e che l’Inter è la concorrente forse più pericolosa per noi. E poi, contro il Barcellona avevamo meno da perdere, psicologicamente in effetti era diverso. Ora abbiamo ancora più responsabilità e ci giochiamo tanto. Balotelli? Durante Milan-Parma gli ho raccomandato di stare tranquillo, perché mi pareva un po’ nervoso e la partita successiva era il derby, e la sua presenza sarà necessaria. Mario è cresciuto, penso sia preparato a certe situazioni. Non credo che scatterà al primo fallo. È’ sempre sotto i riflettori, cerchiamo di aiutarlo. Mario è un buono, un generoso che si mette sempre a disposizione degli altri. A volte è un po’ sopra le righe, ma per come l’ho conosciuto io nel Milan e in Nazionale, lo giudico un personaggio positivo», ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport il centrocampista del Milan, che poi ha parlato anche di Niang ed El Shaarawy:  «Il primo è un estroverso. Fisicamente è già pronto per gli alti livelli, ma è un ragazzo. Aspettiamo il suo primo gol, ma intanto lui, come El Shaarawy, sa rendersi utile, perché si sacrifica moltissimo. Stephan è un ragazzo maturo, e poi lui e Balotelli vanno molto d’accordo. In campo si cercano, non vedo problemi… Nelle squadre ci vuole un giusto mix di gente sobria e gente estroversa e un po’ pazza. E in fondo si tratta soltanto di stravaganze esteriori».

Inevitabile un accenno ai paragoni con Pirlo: «Andrea è uno dei più bravi del mondo, e se mi paragonano a lui per me è un onore. Poi, io interpreto il ruolo a modo mio. Lui è il migliore in fase di costruzione, io magari in fase di interdizione do qualcosa in più. Critiche ad Allegri per addio Pirlo? Il mio allenatore sta facendo crescere una squadra. Sono arrivato e praticamente non conoscevo Allegri, ora posso dire che è molto bravo. Non so che rapporti abbia avuto con i giocatori di prima, ma vedo come lavora con i giovani, la sicurezza che infonde a tutti, la serenità che ci trasmette soprattutto prima e durante le partite complicate. Per me è l’uomo giusto per questa squadra».

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