2013
Milan, Montolivo: «Juventus, gara delicata». E su Matri…
MILAN MONTOLIVO JUVENTUS MATRI – Riccardo Montolivo spera che il suo Milan possa finalmente raccogliere punti sul campo della Juventus, dove negli ultimi due anni ha ottenuto solo sconfitte e delusioni. Il capitano rossonero, intervistato dai colleghi di Tuttosport, ha fatto capire che questa sfida non è decisiva per le sorti del Milan in questa stagione: «Mi aspetto una partita di grande fascino, equilibrata, in cui il Milan ha bisogno di punti perché ne abbiamo persi troppi per strada in queste giornate. In campionato siamo ancora all’inizio e sarebbe prematuro, in caso di sconfitta, farne un dramma. Credo però che, qualora dovessimo tornare da Torino con un risultato positivo, sarebbe importante per la nostra autostima e ci darebbe un po’ di sicurezza in più.»
IL GOL DELL’EX – Montolivo ammette di confidare molto in Alessandro Matri, grande ex della sfida e pronto a segnare il suo primo gol in maglia Milan, nel suo ex stadio: «Sì, ce l’ha promesso di fare gol… Da quando è arrivato. Scherzi a parte, può succedere per un attaccante non trovare il gol per due, tre partite però abbiamo grande fiducia in lui: sappiamo che Alessandro i gol li ha sempre fatti e li farà anche al Milan. Juventus con la pancia piena? Non credo e l’ha dimostrato pure col Galasataray quando è andata sotto e con la solita ferocia e cattiveria ha rimesso in piedi la partita: quel gol preso un minuto dopo aver segnato il 2-1 è il classico episodio, ma – al di là di quello – ho visto in campo la solita Juve. Domenica saranno aggressivi e cattivi, ma lo sarà anche il Milan.»
BALO E CARLOS – «Tevez è un gran giocatore – ha proseguito Montolivo, parlando di Tevez – perché, entrando in un contesto in cui tutto funzionava come quello che ha trovato a Torino, è stato agevolato. Quello che più mi ha impressionato, al di là delle qualità tecniche, sono la foga che ci mette e l’intensità in fase difensiva: è incredibile vedere come rincorre gli avversari. Balotelli dovrebbe imparare da lui? Hanno anche età diverse. Mario probabilmente deve ancora completare la sua maturazione. Ha ancora 23 anni e ha tempo per farlo. Dal punto di vista della qualità, non credo debba invidiare niente a Tevez. Cosa gli ho detto dopo il rosso con il Napoli? È bastato uno sguardo, non solo con me ma con tutti. Mario si è reso conto di aver sbagliato. Non penso ci siano giustificazioni: ha commesso un errore, ha chiesto scusa e il caso è chiuso. Chiaramente sa di averci messo in difficoltà perché per noi lui è troppo importante.»