2013

Milan, Montolivo: ?Allegri fondamentale. Mercato..?

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CALCIOMERCATO MILAN MONTOLIVO – Non può essere considerato un “veterano”, ma l’esperienza non gli manca, quindi il ruolo di “tutor” non gli starebbe così male, del resto il Milan ha avviato un processo di rinnovamento della squadra, che necessita comunque di giocatori in grado di far da chioccia ai giovani. Si tratta di Riccardo Montolivo, sempre disponibile ad offrire il suo contributo alla causa rossonera: «E’ l’unica strada possibile. Quelle di prima non sono più percorribili. La società ha preso la decisione giusta. Guardate Niang: uno su cui puntare per i prossimi mesi e per il futuro. Per carattere sono uno che si mette sempre a disposizione, anche dei più giovani. Lo farò volentieri, fa parte della mia natura. Questo è un progetto che avrà bisogno di diversi capisaldi. Per sviluppare il progetto è basilare che Allegri rimanga alla guida di questa squadra, perché è un allenatore che insegna, che ha pazienza. Allegri si è calato bene nella nuova mentalità del club. Se i ragazzi stanno migliorando, è merito suo», ha dichiarato il centrocampista a La Gazzetta dello Sport.

Inevitabile un accenno al calciomercato e alle voci riguardanti Balotelli: «L’ho conosciuto in Nazionale. E’ un po’ egocentrico ma l’ho visto sempre comportarsi bene. Non è un cattivo ragazzo. Certo, fuori dal campo esagera e ormai è difficile che cambi, però preferisco averlo come compagno che avversario. La società sa benissimo quali opportunità sfruttare. E spero lo farà. Che cosa serve? L’ideale potrebbe essere un giocatore per reparto, ma la cosa importante è che siano arrivi di qualità. Ce n’è già parecchia. Abbiamo fatto meno rispetto alle nostre potenzialità. Il problema è che il Milan si è giocato tutti i jolly a inizio campionato e ora non può più sbagliare. Non ci sono altri margini di errore, se vogliamo quel benedetto terzo posto. La strada è lunga, ma l’obiettivo è raggiungibile. E a marzo vedrete che saremo fra le prime cinque».

«Berlusconi? Mi ha colpito molto la serenità che trasmette e la fiducia che ha in noi. Ci ha detto di pensare a fare ciò che ci chiede l’allenatore. E a me ovviamente ha detto di fare gioco. Cosa che d’altra parte mi chiede anche Allegri: vuole che mi concentri di più su cambi di gioco e verticalizzazioni. Ma sempre facendo la doppia fase ovviamente…», ha spiegato in merito al patron del Milan, in vista della sfida Champions con il Barcellona, Montolivo ha aggiunto: «Un pezzetto di testa ogni giorno vola a quella doppia sfida. Affascinante e preoccupante allo stesso tempo. Servirà una gara perfetta da parte nostra e non buona da parte loro. Sono favoriti, ovvio, ma non sono partite già segnate».

Sull’ex compagno di squadra Pato, Robinho e Boateng, invece, ha detto la sua: «Pato? Spiace che non ci sia più perché è tecnicamente indiscutibile, ma si è fatta la volontà di entrambe le parti. Robinho? E’ il giocatore con più qualità di tutta la rosa. Se sarà concentrato al 100% può essere l’uomo della seconda parte di stagione, quello che con la testa giusta ci farà svoltare. Boateng? Dopo i fatti di Busto Arsizio ha passato alcuni giorni fra il deluso e l’arrabbiato. Ora è sereno. La sua decisione di quel giorno è stata istintiva ma comprensibile. Io ero in panchina con Ambrosini e stavamo approntando qualcosa di simile prima ancora che lo facesse Prince. Per me Pro Patria-Milan o Barcellona-Milan è uguale: ma a interrompere devono essere gli organi preposti e l’arbitro».

Non ha dubbi, infine, sul futuro Montolivo, che assicura: «Non sono un girovago. Spero di restare in rossonero molti anni».

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