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Monsignor Camisasca: «I miei anni da cappellano del MILAN. Quella volta che BERLUSCONI mi chiese di rivelare quali GIOCATORI andassero a MESSA…»
Monsignor Camisasca ha parlato del suo periodo da cappellano del Milan durante gli anni di Silvio Berlusconi
Monsignor Camisasca, per 9 anni vescovo di Reggio Emilia, si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera. Con molti racconti legati al calcio, perché è stato in passato il cappellano del Milan sotto la gestione di Silvio Berlusconi.
TIFOSO DELL’ATALANTA – «Falso, ho sempre tifato Milan. Questa cosa dell’Atalanta è venuta fuori perché, per essere ordinato sacerdote, nel 1975, mi accolsero a Bergamo in una comunità missionaria. A Milano non mi volevano in quanto ciellino».
SACCHI – «Siamo diventati amici. Con lui, con Filippo e Giovanni Galli, Franco Baresi, Roberto Donadoni, che avevo già conosciuto a Bergamo, con Paolo Maldini…».
BERLUSCONI E LA MESSA – «Una volta, durante un ritiro di tre giorni della squadra, mi fece salire sul palco e mi chiese quali calciatori partecipavano alla messa. Io gli risposi che non potevo fare nomi, ma aggiunsi: più della media degli italiani».