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Il nuovo Milan sul modello Arsenal: dopo Piatek occhi su Tchouameni

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Elliott sogna un Milan come i Gunners: puntare sui giovani e creare valore. Tchouameni nuovo obiettivo del 2000 dopo Abanda e Djalò

In regime di Fair Play Finanziario non è semplice tirare fuori 35 milioni di euro in unica tranche per un acquisto a gennaio. Eppure il Milan non ha esitato di fronte all’opportunità di chiudere la trattativa per il Pistolero Krzysztof Piatek. E la Uefa? Dall’organo calcistico non sono arrivati segnali negativi: il risparmio con l’uscita di Gonzalo Higuain è stato notevole e soprattutto il polacco è un volto futuribile, avendo solo 23 anni. Una mossa in pieno stile Ivan Gazidis, arrivato in rossonero proprio per questo motivo. Gordon Singer, figlio del fondatore di Elliott Paul, è sempre stato d’altra parte un tifoso dell’Arsenal ed è proprio a quel modello che punta per rilanciare il Diavolo.

Basta nomi come Ibrahimovic e Fabregas: servono giocatori dal futuro assicurato, promesse in grado di generare plusvalenze. Ecco allora che Paquetà e Piatek rappresentano gli esempi perfetti: grande investimento ma grande potenziale di rivendita. Il Milan dovrà quindi essere bravo a scovare talenti prima degli altri, come fecero i Gunners con i vari Walcott, Nasri e lo stesso Fabregas solo per citarne alcuni. In quest’ottica sono stati acquistati i classe ’00 Djalò dallo Sporting Lisbona e Abanda dal Monaco, aggregati alla Primavera. Sempre in quest’ottica il prossimo obiettivo è Aurelien Tchouameni, centrocampista del Bordeaux dello stesso anno, ma in grado già di essere convocato in prima squadra. Fisico e giocate alla Vieira e 10 milioni d’investimento per un ragazzo dal futuro assicurato. Il nuovo Milan è pronto a spiccare il volo.

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