2017
Perché il Milan ha temporeggiato su Biglia
Calciomercato Milan: ecco perché non è ancora arrivata l’accelerata decisiva per Lucas Biglia
Sette i colpi già centrati dal tandem Fassone–Mirabelli: Milan rivoluzionato dagli innesti di Musacchio, Conti, Rodriguez, Kessié, Calhanoglu, Borini ed André Silva. Un’estate a ritmi forsennati che sta cambiando i connotati rossoneri più di quanto fosse lecito attendersi, considerata la complessità di un closing che più di un dubbio aveva lasciato in merito alla solidità economica della nuova proprietà cinese. Quando non siamo neanche a metà luglio il grosso è già fatto – come incautamente promesso dall’amministratore delegato Marco Fassone al termine dello scorso campionato – ed è tempo di ritocchi. Quelli che fanno la differenza s’intenda, ma operabili con la serenità di chi ha già portato a casa la pagnotta.
Biglia in pugno
Le ultime due operazioni in entrata previste dalla dirigenza rossonera riguardano un regista e – possibilmente – un ulteriore attaccante in grado di far saltare il banco: quest’ultimo innesto non è ritenuto oltremodo necessario ma effettuabile qualora si ponga l’opportunità di concretizzarlo. Il sogno ha il nome di Aubameyang, l’alternativa a prezzi di mercato più accessibili porta al profilo di Kalinic, che a parole si è già promesso al nuovo Milan. In cabina di regia il profilo sul quale si è concentrata l’attenzione del club è quello di Lucas Biglia: in uscita dalla Lazio, intenzionato a cambiare aria per inserirsi in un progetto tecnico più ambizioso, è il classico regista che fa al caso di chi è alla ricerca di un dettatore di tempi, di un abile gestore della manovra. Il Milan ha Biglia in pugno: accordo da tempo raggiunto con l’entourage del calciatore, qualche intoppo in più per quanto concerne l’intesa tra i due club ma le distanze si sono oramai assottigliate. La sensazione forte è che l’accordo possa chiudersi per una cifra poco inferiore ai venti milioni di euro: Montella avrebbe così il metronomo sostanzialmente mancato nella scorsa stagione, ammesso che Locatelli non lo sia stato per caratteristiche, così come Biglia potrebbe raggiungere quel Milan tanto desiderato. Con buona pace di Lotito, che avrebbe monetizzato al massimo dalla cessione di un calciatore comunque trentunenne ed avrebbe i fondi per rimpiazzarlo a dovere con un prospetto interessante.
Il temporeggiamento che porta il nome di Julian Weigl
Tra Lazio e Milan hanno ballato dall’origine della trattativa non più di due o tre milioni di euro: non sono briciole, ovvio, ma neanche un importo tale da far durare così a lungo la vicenda. Soprattutto alla luce dell’agevolezza con cui la società rossonera ha concluso le operazioni di mercato nell’arco di questa sessione. Le ragioni del temporeggiamento vanno dunque ricercate altrove, in un sogno chiamato Julian Weigl: il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli stravede per questo centrocampista tedesco. Lo ritiene a ragione un profilo praticamente perfetto: classe ’95 e dunque dal presente radioso ma dal futuro illimitato, abbina con eccellenza una solida fase difensiva – ha stazza, corsa e predisposizione al sacrificio – ad una visione di gioco che pochi riescono a mettere sul campo a quell’età. Julian Weigl è padrone della situazione: ha la personalità per gestire ogni situazione di gioco, ha repertorio qualitativo per farsi trovare pronto in termini di fondamentali, è dunque il prototipo del centrocampista basso moderno. A protezione della linea difensiva ma con naturale abilità nell’impostazione della manovra e nella visione periferica: sommata la circostanza per cui giochi con la scaltrezza di un trentenne, beh, il piatto è servito.
Le difficoltà della trattativa
Perché allora non dedicarsi in pieno alla definizione di questa operazione? Per quanto il ds Mirabelli straveda per questo calciatore e gli avrebbe volentieri consegnato le chiavi del suo Milan, con assoluto benestare di Marco Fassone, le cifre sono assolutamente differenti dall’affaire Biglia. Nei contatti che il Milan ha già avuto con il Borussia Dortmund per provare a coltivare l’ipotesi del clamoroso ritorno di Aubameyang, si è discusso anche dell’opportunità Weigl: in casa giallonera difficilmente esistono incedibili, ma le cifre avrebbero intimorito chiunque. Per il gioiello del Borussia si ragiona infatti su una base di quaranta milioni: al Milan la scelta, se risparmiare i venti che dovrà comunque sborsare per Biglia, raddoppiarli e provare a portarsi a casa uno dei centrocampisti più validi e futuribili d’Europa, o puntare sull’acquisto garantito nel presente ma poco spendibile nel futuro, peraltro a cifre decisamente inferiori. La scelta potrebbe essere ricaduta sull’argentino: qualora il presidente della Lazio Lotito cedesse dalla rigidità espressa negli ultimi giorni si potrebbe chiudere già nelle prossime ore. Con buona pace dell’ipotesi Weigl. Senza colpi di scena, con un innesto che farebbe comunque tutti felici. Dietro l’ok definitivo all’operazione Biglia-Milan c’è stato però, ancor più di qualche milioncino, un sogno grande quanto Julian Weigl.
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