L’allenatore del Milan, Leonardo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport al termine della partita vinta dai rossoneri per 3 – 0 contro la Juventus: “Partita facile? No, è stata difficile, forse il risultato fa pensare così. Nel primo tempo abbiamo anche sofferto. Ci abbiamo messo del tempo per organizzarci, loro facevano un pressing molto alto, costringendoci a giocare nella nostra metà  campo, ma noi abbiamo saputo soffrire intelligentemente e siamo usciti alla lunga con il gioco. Milan concreto davanti? Sono d’accordo, abbiamo sofferto, ma non abbiamo concesso occasioni da gol chiare e nei momenti in cui siamo stati più organizzati ci siamo inseriti. Nel secondo tempo abbiamo fatto una gestione perfetta su un campo pesante. Come può uscire dalla situazione Ferrara? Lottiamo contro la Juve e pensiamo di vincere ed andare avanti, ma ho visto la Juve in una situazione simile alla nostra ad ottobre, manca forse la chiarezza mentale. Se analizziamo bene il primo tempo, forse la Juve poteva raccogliere di più. Il calcio è fatto da tanti piccoli fattori e magari oggi la Juve ha raccolto meno. A volte basta un ‘clic’ per uscire da queste situazioni. Si sente meno la fatica? Penso che se le cose vanno in un certo modo non è per una cosa sola. Gestiamo bene le energie, ma penso che siamo anche in salute. Facilita certamente il compito di tutti, c’è un’allegria, una voglia ed un’umiltà  in questa squadra che capisce i momenti di difficoltà  e trova la soluzione; una freschezza anche mentali. L’ultima volta che il Milan ha vinto qui ha vinto lo scudetto? Io non sono scaramantico, andiamo avanti e pensiamo al presente. La nostra forza è riuscire ad uscire dai momenti della difficoltà , come il pressing della Juventus oggi. Equilibrio? Non so, a me piacciono le gare come il 4 – 3 di San Siro con il Cagliari, ma vedendo la partita di oggi a posteriori, le cose vanno bene anche così. E’ volato qualche televisore ieri? (ride, ndr) No, no, però non nego che quando una concorrente diretta vince all’ultimo minuto così è una situazione diversa, ma noi dobbiamo pensare a noi e al nostro gioco”.