2009

Milan, Leonardo: “In passato ho avuto momenti di riflessione forti, ma ora sono qui per lavorare e non per giudicarmi”

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Queste le dichiarazioni rilasciate da Mister Leonardo in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Milan:

SULL’ACQUISTO DI DOMINIC ADIYIAH
“Ho visto quasi tutto il Mondiale Under 20 perchè per me è una cosa interessante avendoci giocato, ma sinceramente l’acquisto di Adiyiah è stata una richiesta che è partita da Adriano Galliani e da Ariedo Braida. Essere stato il miglior giocatore del Mondiale Under 20 è una gran cosa, sono contento per il suo arrivo e credo che farà  bene. Sarà  qui con noi da gennaio. Adesso dovrà  fare le sue partite con la nazionale, è giovane, ed è un acquisto in prospettiva per il futuro.”

SUL SUO LAVORO DI ALLENATORE E SUL MOMENTO DEL MILAN
” Se le cose fossero andate male nell’ultimo mese non so se avrei dovuto lasciare l’incarico. Analizzando la squadra ho sempre detto che nel calcio ci vuole un attimo per stare bene e per stare male, si tratta di emozioni e come sempre nelle emozioni ci sono gli estremi, sappiamo che tutto questo fa parte del gioco. L’unica cosa che so è che guardo il futuro, quello che dobbiamo ancora fare e cerco di essere il più lucido possibile.
La continuità ? La continuità  arriva facendo passo dopo passo. Questa squadra nelle ultime partite ha sempre aggiunto un qualcosa in più. La continuità  è quella cosa che una squadra cerca quando le cose vanno bene, riuscire ad essere continui non è semplice, ma vedo un grande entusiasmo nel gruppo ed è quello che ci dà  il giusto ottimismo per continuare a fare bene.

La partita contro il Real può essere definita come quella della conclusione mini-ciclo? “Guardando gli allenamenti dopo la partita contro il Real ci ho pensato, ma non ho visto nella squadra questa sensazione di punto di arrivo. Nel calcio basta un attimo di calo di concentrazione che permette agli avversari di sorprenderti, ma la squadra ne è consapevole e cosciente. Bisogna comunque avere sempre un’alternativa per poter cambiare in corso e mantenere sempre un rendimento importante.

In passato ho avuto i miei momenti di riflessione personali molto forti. Ho fatto sei anni lavorando nell’ombra e non mi trovavo male. Io sono qui a lavorare ma non a giudicare me stesso. A trent’ anni ho avuto un momento di introspezione molto forte. Sono qui a fare l’allenatore per il Milan e oggi sto vivendo un ruolo forte, voglio lavorare andare avanti nel mio progetto dedicandomi al cento per cento alla squadra. Le cose succedono e c’è anche un puzzle che si presenta davanti a te e di cui bisogna mettere insieme le pedine, ma si può anche sbagliare. Le mosse sono piccole, devo essere ancora più consapevole di quanto devo fare attenzione alle piccole cose.

In questi momenti in cui le cose vanno bene sono quelli in cui ti preoccupi di più perchè devi essere molto attento affinchè le cose vadano sempre bene. Io sono molto concentrato su quello che è l’impegno preso. à? un ruolo di alti e bassi continui, è emozionante perchè nel bene e nel male vanno toccati dentro di te da cose molto forti e ritengo che a livello umano una cosa molto positiva e vengo posto come persona ad una lezione di vita.”

SULLA LAZIO E SULLA PARTITA DI DOMANI
“La Lazio ha un potenziale incredibile. Non possiamo pensare alla Lazio guardando solo gli ultimi risultati perchè è una squadra che ha un grandissimo spessore e gioca con grande personalità . Per entrambe le squadre sarà  una bellissima partita. Per affrontare una squadra importante come la Lazio ci vorrà  la giusta concentrazione.”

SUL PRESIDENTE SILVIO BERLUSCONI
“Con Silvio Berlusconi non ho mai parlato dell’argomento di lasciare il mio incarico o di andare avanti. Mi è sempre stato vicino, mi ha sempre fatto piacere averlo in ritiro con noi, averlo a Varese e ricevere le sue telefonate. Il nostro rapporto è sempre stato di grande rispetto, certamente rispettando la gerarchia che c’è.
Negli ultimi tempi non ci siamo sentiti spesso, ma sull’argomento Ronaldinho è sempre stato tutto molto chiaro. Noi possiamo condividere le scelte, ma alla base del lavoro ci sono cose già  stabilite e che portiamo avanti. Abbiamo parlato tanto e di tutto, sono qui da dodici anni anche se faccio l’allenatore da solo quattro mesi, la base di questo lavoro si conosce, poi le idee si condividono per il momento specifico.”

SULLA SOSTA DEL CAMPIONATO E SUI SINGOLI
“La sosta dopo tante partite così ci vuole. Quella precedente è stata importantissima. Non si possono giocare partite ogni tre giorni per tutto l’anno. Ci sono i nazionali che partiranno e spero che giocheranno solo una partita perchè la fatica si è sentita.
La sosta sarà  comunque utile per recuperare tutti.
Gattuso purtroppo si è fatto male, dispiace perchè stava rientrando, ma nel corso dell’allenamento di mercoledì ha sentito un fastidio e adesso si deve rifermare. Con la sosta potrà  recuperare e lavorare per questi quindici, venti giorni..
Il rientro di Abbiati era previsto dopo la sosta, ma sta facendo le partitelle con la squadra sta bene e domani contro la Lazio sarà  come il terzo portiere disponibile.
Ronaldi ha preso una botta durante l’allenamento di ieri, si è fermato perchè aveva la caviglia un po’ gonfia, ma oggi è tutto a posto e non ha alcun problema.
Pato sente la fiducia nei suoi confronti tutti i giorni da tante persone. Anche i suoi compagni gli dicono che può diventare Pallone d’Oro, campione del mondo. Alla fine bisognerà  vedere come digerisce questo e come riuscirà  a mantenere alto il suo livello. E’ chiaro che questo suo talento secondo me gli permetterà  di arrivare in alto.

Borriello sta bene, anche a livello di allenamento dimostra una certa continuità  che gli permette di stare bene. Quando tutti stanno bene le scelte diventano più difficili, ma meglio così.
Borriello e Inzaghi? Nello scegliere di impiegare l’uno o l’altro contano tante cose e quando tutti stanno bene la scelta è difficile da fare e bisogna, la cosa più importante è fare la cosa migliore per tutta la squadra. Quello che bilancia il modulo è il modo in cui lo interpreti. Borriello e Inzaghi hanno un gioco molto diverso, la scelta arriva anche in base al momento, dipende contro chi giochi e come stanno gli altri.

SUL FUTURO DI PAOLO MALDINI AL MILAN
“Maldini e Billy nel corso della settimana sono stati dentro lo spogliatoio, sono state presenze molto positive. La stessa cosa vale per Mauro Tassotti, che è al Milan da trent’anni. La loro presenza ci ha dato molto, i giocatori erano felici perchè con le loro parole hanno trasmesso molto. Paolo Maldini e Baresi sono bandiere mondiali dell’Italia e del Milan. Non so cosa Paolo possa fare in futuro. Lui oggi è in un momento di transizione, è più facile per me che per Paolo perchè per quello che rappresenta non è facile. Lui comunque è tranquillo, è una persona intelligente, queste cose si costruiscono piano piano dentro se stessi.”

SUGLI OBIETTIVI STAGIONALI
“Lo scudetto? Per una società  come il Milan è impossibile non pensarci, è nel nostro dna.
Si è parlato di campionato chiuso perchè l’Inter gioca bene e dimostra forza, ma credo che ancora sia lunga. Le squadre dal secondo al quinto posto hanno momenti buoni e altri meno, la squadra che riuscirà  a dimostrare continuità  potrà  rientrare nella corsa per lo scudetto. Io penso a migliorare e a mantenere un certo livello di gioco, poi dentro di noi entriamo sempre in campo per vincere e se ci riuscissimo sempre…L’obiettivo societario è molto chiaro ed è la Champions, il resto va valutato poco alla volta.”

SULLE NAZIONALI
“E’ un momento particolare per le nazionali. L’Italia ha vinto l’ultimo mondiale e ha una base solida, con lo stesso CT. Il Brasile anche ha vissuto cose positive con Dunga e credo che se Ronaldinho, Pato e Thiago stanno bene diventerà  difficile per Dunga non convocarli. Se stanno bene non vedo tanta concorrenza per loro.”

Fonte: acmilan.com

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