2018

«Gattuso deve usare i giocatori giusti», ma il monito di Leonardo è un boomerang

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Milan, Leonardo tuona: «Gattuso deve usare i giocatori giusti». Ma la sibillina uscita del dirigente rossonero, più che un monito, è un boomerang…

Un problema mentale, per certo. Con quell’incornata di Icardi proprio allo scadere a sgretolare le certezze costruite nelle precedenti tre vittorie consecutive. Un problema tattico, forse. Con un ventaglio di tante, troppe, soluzioni ricercate da Gattuso all’interno dei 90′ contro il Betis. Ma un problema di uomini, anche. Come ha evidenziato nella giornata di ieri Leonardo, interpellato sugli scenari intorno a Rino: «Quello che deve fare è concentrarsi sulla squadra, trovare delle soluzioni e usare i giocatori giusti».

Leonardo, quali sono gli “uomini giusti”?

Ma chi sono i reali destinatari della stoccata dispensata dal dirigente rossonero? Perché la squadra sembra essere stata risucchiata in un vortice negativo nell’ultima settimana, ma in precedenza in quadro non era così cupo: i risultati non erano esaltanti, ma la squadra offriva un buon gioco e in classifica avrebbe anche meritato qualche punticino in più. Difficile, in questo contesto, trovare capri espiatori che siano andati oltre la singola prestazione incolore: dall’uscita a vuoto di Donnarumma alle sbavature di Musacchio, dall’approccio opaco di Bonaventura a quello scialbo di Suso, si è trattato di episodi ascrivibili alla categoria. Con due eccezioni, accentuate nel corso della sfida di Europa League ieri sera: Borini e Bakayoko.

Un avvio di stagione negativo per Borini e Bakayoko

Ma se l’ex Liverpool è stato impiegato con il contagocce e comunque, già ai nastri di partenza della stagione, rappresentava una soluzione di ripiego nel suo ruolo, diverso è il discorso per il centrocampista transalpino. Il gigante di Parigi è stato accolto all’ombra della Madonnina, tra grandi aspettative di tutto l’ambiente, come un vero e proprio colpaccio di mercato, prelevato in prestito da quello stesso Chelsea che sta contribuendo a pagare anche parte dell’ingaggio. Ma l’approccio con il calcio italiano non è stato positivo, e il proseguo – a giudicare da quanto visto negli appena 45′ di San Siro ieri sera – nemmeno. Eccolo, allora, il bersaglio più logico della nemmeno tanto sibillina frase di Leonardo. Lo stesso Leonardo, però, che in prima persona ad agosto aveva trionfalmente condotto in porto l’operazione…

@DanieleGalosso

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