2015
Milan, la Curva Sud protesta: il comunicato
La porzione più rappresentativa della tifoseria rossonera esprime il proprio dissenso
La sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio può essere considerata l’emblema del campionato del Milan. Il gol di Menez potrebbe essere paragonato all’inizio scoppiettante della formazione guidata da Inzaghi, mentre le tre reti biancocelesti l’oblio in cui è caduto il Milan. Chi soffre di più, in questo caso come sempre, sono i tifosi. E per questo la Curva Sud di San Siro, ovvero gli ultras rossoneri, hanno rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito atto a sottolineare come la squadra abbia bisogno di una via da seguire.
PRESA IN GIRO? – La Curva Sud parla della partita di domani sera contro la Lazio, valida per i quarti di Coppa Italia e che può essere decisiva per le sorti del tecnico rossonero: «Si legge che sia l’ultima spiaggia di Pippo Inzaghi che in realtà è solo l’ennesimo allenatore a cui viene data una squadra di basso livello decantata come fosse la formazione più forte del mondo. Inzaghi su cui la società ha puntato tutto ben sapendo che fosse la sua prima esperienza, e che proprio per questo motivo andrebbe aiutato e supportato degnamente, oltre che difeso dagli attacchi esterni, nei momenti difficili».
LATO ECONOMICO – Ancora, gli ultras indicano il principale colpevole della disfatta rossonera: «Di certo però l’artefice della costruzione di questa squadra è l’AD e responsabile del settore tecnico, colui il quale, seppur costretto ad operare in ristrettezza economica, agisce nella più totale assenza di un progetto, strapagando ingaggi a giocatori di dubbio valore o addirittura buttando via i pochi soldi a disposizione per il mercato in operazioni pessime quali l’acquisto di Matri (pagato quanto Tevez dalla Juve), solo per citare un esempio, a cui potremmo sommare le operazioni Torres o altre con cui non ha fatto altro che spacciare giocatori finiti come fenomeni».
UNA ROTTA – La Curva Sud parla anche del progetto giovani: «Al Milan abbiamo avuto sempre uomini chiave per lo spogliatoio, che purtroppo oggi forse mancano e per cui quindi si potrebbe istituire una figura societaria apposita. Anche perché a furia di dire che tutto andava bene ci ritroviamo a 60 punti in due anni dalla prima in classifica. L’AD in passato parlava di progetto giovani per risollevare la squadra, ed il progetto giovani è stato portato avanti cedendo subito Cristante e Petagna, per poi inserire in rosa dei giovani stranieri pagati molto di più, che oltretutto poco valorizzano il bagaglio del settore giovanile rossonero. Al presidente a questo punto chiediamo, oltre che di investire nuovamente nel Milan, di fare quello che si fa in tutte le aziende e che lui sicuramente sa meglio di noi, ossia allontanare il responsabile vero di questa situazione che è il responsabile tecnico. Iniziano ad essere troppi i fallimenti e l’allontanamento della gente dal Milan è troppo evidente».
RISPETTO – Poi una richiesta: «Chiediamo inoltre di evitare certe dichiarazioni su di una rosa incredibilmente di basso valore esaltata come se fosse il vero Milan, quello che lui nella storia ha saputo portare sul tetto del mondo, perché se l’AD ha stipulato contratti onerosi, non vuol dire per forza che i giocatori siano di valore, ma sono semplicemente strapagati rispetto al loro reale potenziale». Insomma, la delusione è davvero tanta. Adesso si aspetta solo la partita contro la Lazio per conoscere il futuro del Milan, e di Inzaghi.