2014

Milan, Inzaghi: «L’allenatore non è un finto»

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Il tecnico della Primavera rossonera: «Ringrazio tutti per avermi trattenuto qui»

MILAN INZAGHI – E’ per molti un predestinato: del resto, con la carriera che ha alle spalle, Filippo Inzaghi, attuale tecnico della Primavera, non può che piacere a molti. Intervistato oggi da “Il Giornale” l’ex attaccante rossonero ha parlato proprio di questo: del suo nuovo ruolo, del futuro e degli amici di sempre, come Carlo Ancelotti, ovvero il suo grande mentore.

ZERO FALSITA’ – Così Inzaghi, che forse lancia una piccola frecciatina a Massimiliano Allegri: «Cerco di portare quello che ero io. Quando si pareggiano i valori, a fare la differenza può essere quello che sei al di fuori. Questa cosa mi viene semplice perché l’allenatore non deve essere finto e io cerco di essere sempre me stesso. Ancelotti è riuscito a farsi amare da tutti i suoi giocatori, spero di essere così anche per la mia squadra. Ringraziare Galliani per avermi trattenuto? Ma sì. Quando Galliani e la proprietà non hanno voluto che andassi al Sassuolo l’ho accettato serenamente. Ho messo un trofeo nella bacheca del Milan? Grazie ai ragazzi». 

CHIARO E TONDO – Insomma, tra i riferimenti dell’Inzaghi tecnico c’è Carlo Ancelotti, ma non Massimiliano Allegri, uno di quelli che all’ex attaccante rossonero non è mai stato davvero troppo simpatico. La cosa un po’ traspare ancora. 

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