Editoriale
Milan-Inter: Pioli, Inzaghi e il desiderio di levarsi le etichette di dosso
L’attesissimo derby Milan-Inter è anche la sfida tra due allenatori, Stefano Pioli e Simone Inzaghi, a caccia del giusto riconoscimento
La grande domenica del primo Milan-Inter della stagione è finalmente arrivata. Il derby della Madonnina irrompe per sentenziare su una classifica che vede il Diavolo in abbondante vantaggio sui cugini, costretti al risultato positivo per non sprofondare a meno dieci.
Il cammino sontuoso di Ibrahimovic e compagni, imitato in tutto e per tutto dal Napoli di Spalletti, ha infatti messo già alle strette le Sette Sorelle o quel che ne rimane. Perché è sin troppo evidente che un nuovo allungo sul terzo incomodo equivarrebbe a una fuga vera e propria, forse quella decisiva in chiave Scudetto.
Un riconoscimento da sogno per Stefano Pioli, protagonista di un lavoro semplicemente straordinario e ancora a caccia del suo primo successo da allenatore. Un meritato premio alla carriera quasi ventennale di uno tra i tecnici più sottovalutati del nostro panorama, etichettato come “aggiustatore” o poco più nel triennio tra Inter e Fiorentina.
Non che Simone Inzaghi, dal canto suo, possa vantare chissà quanta considerazione in più del collega. Il quinquennio alla guida della Lazio ha portato in dote una Coppa Italia e due Supercoppe, un gioco spesso divertente e coinvolgente ma mai un piazzamento sul podio della Serie A.
Ecco perché il passaggio all’ombra del Duomo è uno snodo determinante per la sua storia professionale, sin qui ancora non del tutto compiuta. E le diffidenze sulle sue qualità ad altissimo livello non sono state di certo cancellate nei primi mesi nerazzurri, così come il distacco dalla vetta è da tenere sotto controllo.
Le ultime settimane hanno mostrato un Biscione più compatto e concreto rispetto ai primi mesi di passione, un percorso che il tecnico piacentino vorrebbe emulare in relazione al suo predecessore. Quell’Antonio Conte che, pur perdendo il derby d’andata, seppe rinsaldare e rimontare con una cavalcata travolgente.