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Milan, Ibrahimovic: «L’atmosfera nello spogliatoio è al top»

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Le parole di Ibrahimovic a MilanTV: «I tifosi ti danno adrenalina, carica, ti da passione. Tutti stiamo lavorando per cambiare qualcosa»

Zlatan Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di Milan Tv della situazione. Ecco le parole dell’attaccante del Milan:

TIFOSI – «Se torniamo a due anni fa si giocava nello stadio vuoto, era un’altra cosa. I tifosi ti danno adrenalina, carica, ti da passione. Il 50% di quello che facciamo arriva dai tifosi, è molto più bello giocare davanti a loro. C’è qualcosa che ti ritorna sempre, sia di positivo che di negativo. Quando vedi le generazioni più giovani nella mia situazione mi carica ancora di più, loro sono il futuro e loro hanno questo sogno di vedere i giocatori in campo, facciamo di tutti per fargli godere la partita. Noi giocatori del Milan siamo felici ed orgogliosi dei nostri tifosi, perché sono sempre presenti e sempre con la squadra nel bene e nel male, per questo bisogna dare sempre il massimo. Sono uno di tanti in questa squadra, non sono stato disponibile per tanto tempo e mi dispiace perché quando sei un calciatore attivo vuoi sempre stare vicino alla squadra, dentro la squadra, per aiutare in campo e fuori.

INFORTUNIO – «Purtroppo in questi primi 6-7 mesi non potevo stare in campo perché ho fatto questa operazione. Soffro, soffro tanto perché nei momenti belli e nei momenti difficili vuoi essere lì, perché sono uno di loro. Quando sono arrivato tre anni fa si parlava anche peggio rispetto alla situazione che c’è oggi, che in realtà non è così grave come se ne parla. Però in uno-due anni abbiamo fatto cose grandissime, e stiamo facendo ancora tante cose. Queste situazioni le chiamo momenti, perché è un momento in cui vai in difficoltà, però bisogna rialzarsi più velocemente possibile. Non lo abbiamo ancora fatto, però mancano tante partite e lo faremo».

PROSSIMO AVVERSARIO – «È una partita che da possibilità di invertire questo trend negativo che c’è. L’unico modo per cambiare le cose è nelle partite ufficiali, ci si può allenare, puoi fare di tutto durante la settimana ma è sempre la partita che cambia tutto. Il campionato è lungo. È stato un campionato differente perché c’è stato in mezzo il Mondiale, non ho visto tante squadre ripartite al top. I primi sei mesi eravamo secondi, adesso siamo un po’ più giù, ma siamo sempre la stessa squadra dei primi sei mesi».

ATMOSFERA NELLO SPOGLIATOIO – «Siamo come sei mesi fa, un anno fa, due anni fa: tutti insieme e l’atmosfera è top. Ovvio, quando sei al livello top sai come va: se la partita va bene durante la settimana stai bene, se non va bene non è che stai bene bene durante la settimana, non è che qualcuno è felice nello spogliatoio, il contrario. Tutti stiamo lavorando per cambiare qualcosa per rientrare nel ritmo che c’era prima del Mondiale. Poi questo campionato è differente, non è come in altri campionati. Ma non è una scusa. Se parliamo di caso allora 19 Scudetti sono un caso? Sette Champions League sono un caso? Che siano passati grandi giocatori in questo club è un caso? Quelli che hanno vinto il Pallone d’Oro qui è un caso? Questo è il Milan, al Milan devi vincere, non è il caso. Siamo al Milan per vincere, se abbiamo vinto è perché siamo il Milan, non esiste il caso. Hai momenti difficili e momenti buoni, bisogna rimanere sempre al massimo livello per tenere questo ritmo e rimanere in alto. Non esiste per caso. Ogni volta che si vince qualcosa entra nella storia. Lo Scudetto dell’anno scorso è nella storia, ma non per caso, perché siamo il Milan»

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