2016

Mihajlovic: «Genoa? Temo di più noi stessi»

Pubblicato

su

Il serbo in conferenza stampa: «Che manca a Honda? Il mio sinistro»

Consueta conferenza stampa di presentazione della sfida di domani per il Milan, che per la venticinquestima giornata di Serie A TIM sfiderà il Genoa degli ex Alessio Cerci e Suso. Di fronte alla platea dei giornalisti, poco fa, oltre all’allenatore Sinisa Mihajlovic si sono presentati anche il capitano Riccardo Montolivo ed il vice-capitano Ignazio Abate. Si è ovviamente parlato della sfida di domani contro i rossoblu, ma anche di quella, un po’ più lontana, contro il Napoli capolista (per il momento). I rossoneri vivono una situazione tutto sommato positiva dopo un inizio di campionato non certo facile: il terzo posto non è l’obiettivo dichiarato, ma resta comunque alla portata. Per quel che riguarda la formazione che il tecnico serbo ha intenzione di schierare domani, qualche piccola indicazione: difficile ci sia spazio comunque in attaccato dal primo minuto per Mario Balotelli. «Di solito il risultato è casuale, ma la prestazione no: io sono arrabbiato perché non sempre cogliamo il massimo – le parole di Mihajlovic – . Non facciamo tabelle per il terzo posto, gli stimoli li dobbiamo trovare dentro di noi». Tutto chiaro. 

MILAN, MIHAJLOVIC: «RIMONTE, NON RIMPIANTI» – «Noi la rincorsa la facciamo su noi stessi, il girone di ritorno deve essere quello delle rivincite, non dei rimpianti – ha poi aggiunto il serbo – . Se è il momento di Balotelli? Vedremo… È il momento di tutti, non solo suo. Se lui e M’Baye Niang (che però è in dubbio, ndr) dovessero stare entrambi bene, li metto dentro e tolgo… Carlos Bacca (ride, ndr. Sul Genoa e le varie avversarie per il terzo posto: «Il Genoa è una squadra preparata, sarà dura anche se gli mancano dei giocatori importanti. Pensiamo prima a questo ostacolo, poi al Napoli. Suso e Cerci contro? Non penso giocheranno entrambi. Se temo la Roma per il terzo posto? Loro hanno qualcosa in più, ma sinceramente tempo più noi stessi. Questo Milan rispetto a quello dell’andata ha più gamba e mentalità, sta meglio in tutto». Sulla possibile formazione di domani: «Il 4-3-2-1 è una buona soluzione per quando staranno tutti bene o durante le partite. Jeremy Menez? Non vediamo l’ora che torni. Quando sta bene è un giocatore importante. Che manca a Keisuke Honda per battere le punizioni? Il mio piede sinistro (ride, ndr). Comunque si allena per migliorare. L’allenanamento per le punizioni va bene, ma quando calcio il portiere serve solo per ridarmi il pallone. Domani la partita sarà trasmessa in Giappone? Allora lo faccio giocare (ride, ndr). Montolivo diffidato? Basta che non prenda ammonizioi, e potrà giocare col Napoli». Pochi giorni fa è stato il trentesimo anniversario dell’acquisto del Milan da parte di Silvio Berlusconi. Mihajlovic commenta: «È stato anche il mio compleanno… Nessuno è come Berlusconi, regaliamogli un trofeo». Battuta finale sull’incontro tra il Papa ed il Patriarca ortodosso: «È un segnale di pace importante, le religioni sono un pretesto per fare la guerra». Un Mihajlovic a tutto tondo e un po’ politologo. 

MONTOLIVO E ABATE IN CONFERENZA STAMPA – Hanno parlato anche Montolivo e Abate. Il primo: «Non facciamo tabelle, gli stimoli li troviamo dentro di noi: vogliamo arrivare a fine mese a tre punti dal terzo posto, ma guardiamo prima al Genoa». Il secondo: «Milan – Genoa non è mai una partita facile, è sempre tirata. Dovremo stare attenti anche all’orario strano (ora di pranzo, ndr), ma siamo pronti». Finisce qui la conferenza stampa odierna. 

Exit mobile version