Coppa Italia

Milan, Gattuso elogia Piatek: «Mi ricorda Tomasson, vi spiego perché»

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L’allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, ha parlato alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Napoli 

Domani sera il Milan giocherà a Napoli per i quarti di Coppa Italia. Si tratta della seconda sfida contro gli azzurri nel giro di pochi giorni. E oggi, alla vigilia del match, l’allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, ha rilasciato alcune dichiarazioni a MilanTV. Ecco che cos’ha detto sulla squadra e sull’arrivo di Piatek: «Dobbiamo ripartire dai primi 50′ di campionato, mettendo la stessa personalità perché con il Napoli non puoi giocare senza personalità. Negli ultimi 30 minuti abbiamo smesso di palleggiare e ci siamo allungati, così sono venute fuori tutte le caratteristiche del Napoli. Dobbiamo avere voglia di giocare e di farsi vedere, palleggiando bene. Se ho sentito Ancelotti? Mi piace passare il post-gara parlando insieme al mio staff, ma Carlo lo sento sempre, non manca mai il confronto e lo rispetto molto. Il momento della squadra? È un momento così, mi sento di stare vicino ai ragazzi e di fargli sentire la mia voce. In questo momento voglio stare vicino alla squadra. Difesa? Lavoro sempre con la linea difensiva, col vertice basso che lavora con loro. Crediamo molto nel lavoro. Il gap col Napoli e la Juve? Ci vuole esperienza, siamo una squadra giovane e abbiamo bisogno di questo tipo di partite. Per tornare competitivi bisogna avere continuità nelle prestazioni, nel gioco e nella mentalità. In questo periodo a tratti lo stiamo dimostrando, ma abbiamo ancora troppi alti e bassi».

«Piatek? Mi ricorda Tomasson, ha caratteristiche ben precise: Tomasson non si risparmiava mai in allenamento e ci dava una grandissima mano anche quando giocava dall’inizio. Piatek è arrivato da poco ma mi piace, è un ragazzo curioso che guarda le foto a Milanello: gli piace osservare, parlare e vivere la struttura. Questo è qualcosa di bello. Titolare domani? Se la giocano lui o Cutrone. Bakayoko? Un giorno un giocatore è un bidone, un giorno è un fenomeno. Oggi sento tante voci ma lui deve mettere le sue caratteristiche a disposizione della squadra. È giocatore che salta l’uomo, tecnico, e ci sta dando una grande mano. Gli infortunati? Caldara e Biglia ieri hanno lavorato una piccola parte con noi, stanno lavorando a livello fisico. Penso che entro una settimana saranno a disposizione. Siamo molto contenti, hanno grandissima voglia di rientrare e lo dimostrano per l’impegno che ci stanno mettendo negli ultimi giorni. Il Milan tra 5 anni? Pensiamo ad adesso, al presente, perché ci stiamo giocando tanto. Da qui a cinque anni possono cambiare tante cose, il mercato è sempre più globale e difficilmente puoi trattenere giocatori che non hanno molta voglia. Dobbiamo riuscire a diventare squadra il più presto possibile, facendo crescere i nostri giovani: siamo un gruppo sano e con grandi individualità ma dobbiamo ancora diventare concreti e forti vincendo con tranquillità».

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