2009

Milan, Galliani infuriato per Kozak il ‘picchiatore’

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Infuritato a caldo ma infuriato pure a freddo. A distanza di 24 ore dal match con la Lazio, la rabbia di Galliani fatica a placarsi. Mercoledì sera, nella pancia di San Siro, l’ad rossonero era un fiume in piena. Nemmeno la cena nel cuore di Brera, in compagnia di Ariedo Braida e del figlio Gianluca, era riuscita ad arginarlo. E’ vero che il giorno dopo arriva il tempo delle riflessioni, ma stavolta non servono a cambiare la sostanza nè, tantomeno, ad attenuare l’ira. “L’altra sera ho visto un giocatore della Lazio(Kozak ndr) picchiare per tutta la partita, utilizzando gomiti, ginocchia e altre parti del corpo- ha affermato Galliani al telefono- ebbene, questo giocatore ha regolarmente finito la sua gara, mentre due dei nostri sono finiti in ospedale. In sintesi, il picchiatore è rimasto impunito e picchiati sono stati costretti ad abbandonare il campo. Forse va bene così?”.

TRATTAMENTI DIFFERENTI – Ovvio che per Galliani non vada bene. Il dirigente milanista ha volutamente evitato di fare qualsiasi riferimento all’arbitro, il signor Damato (“non ne voglio parlare”), ma è abbastanza evidente che,oltre a Kozak, l’obiettivo dei suoi strali sia sia proprio il direttore di gara.”Ho visto gomiti sempre tenuti alti ad ogni contrasto-ha insistito-eppure, mi sembra che il regolamento parli chiaro per questo tipo di episodi: sono tutti falli da espulsione”. Sabato a Catania l’espulsione di Van Bommel per due semplici falli. Ben di peggio, invece secondo Galliani, ha fatto Kozak:”Ho rivisto decine di volte lo scontro con Legrottaglie e sono sempre più convinto che il suo intervento sia stato volontario. Sarà  anche grande e grosso, ma aveva tutto il tempo per evitare di finirgli addosso. Il risultato è stato che Legrottaglie è rimasto paralizzato per ben cinque minuti. Mentre Bonera, costretto a uscire nell’intervallo, nell’immediato aveva accusato un netto calo della vista”.

Fonte | di Pietro Guadagno per Il Corriere dello Sport

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