2009

Milan, Galliani: “Champions conta più del campionato”

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Nel centro di Milano, al Milan Megastore, è stato presentato oggi pomeriggio il libro ‘Con il Milan nel Cuore’, scritto da Carlo Pellegatti ed edito da Priuli & Verlucca.Ã?  Grandi ospiti per l’occasione: Adriano Galliani su tutti, ma anche Franco Baresi, Maurizio Ganz e Giovanni Lodetti.Ã?  L’Amministratore Delegato del Milan ha tenuto unaÃ? lunga conferenza stampa che riassumiamo nei suoi temi principali, in particolare legati all’attualità . Apertura però dedicata al nuovo libro ufficiale:

“?Credo che i sentimenti siano qualcosa che caratterizzano il Milan. Se dovessi scegliere la foto più bella di questo libro direi il rigore di Sheva a Manchester. E’ il simbolo di una Coppa dei Campioni particolarissima, una Champions League che non avrà  eguali perchè abbiamo battuto Inter e Juve e per il tifoso è il massimo. Comunque ci sono tantissime belle foto’.

“?Milanello è un centro sportivo bellissimo e colpisce molto i giocatori. Ma io penso che tanti campioni vogliano venire al Milan per il tipo di gestione e per il rapporto che la società  ha con loro. Anche chi lascia il Milan e gioca in altre squadre, poi si ricorda e resta legato alla nostra. Stiamo pensando di fare qualcosa di speciale dato che il 20 febbraio 2011 ci saranno le nozze d’aregento , ovvero 25 anni dall’acquisto del Milan da parte di Silvio Berlusconi. Noi cerchiamo di andare sempre avanti, come avevamo fatto con la nascita di Milan Channel per i 100 anni del Milan e anche l’anno scorso con la mostra dei 110 anni’.

“?Io sono legato a tutti i giocatori del Milan,
anche se tutti hanno la loro storia e il loro carattere. Sono un po’ come figli, vanno trattati in modo diverso ma poi si vuole a tutti lo stesso bene. Tutti hanno contribuito alla causa rossonera. Il Milan è il club più titolato al mondo nello sport più conosciuto al mondo e a queste vittorie hanno contribuito tutti, presidenti, allenatori e giocatori. Il periodo di Berlusconi è stato molto fortunato con 13 trofei internazionali dei quali ovviamente ho un ricordo più forte perchè li ho vissuti da vicino’.

Poi ecco l’attualità . Il Milan di Allegri può essere un ‘4-muscoli e poesia’? Galliani spiega:

“?Il Milan di Allegri è un Milan tosto, ma in tempi non sospetti avevo già  detto che il Milan non era e non doveva essere un parco divertimenti. Quest’anno, dopo aver preso Ibra e Robinho, abbiamo dichiarato di avere il dovere di lottare per lo scudetto. Uno dei motivi per cui siamo in testa alla classifica sono proprio i due nuovi acquisti, due investimenti importanti’.

“?Ibrahimovic ha voluto venire al Milan. Ho passato quattro giorni con lui a Barcellona e posso dire che ha voluto davvero venire da noi e si è dato da fare per riuscirci. Credo che il Milan sarà  la sua ultima squadra, ma non perchè smetterà  nel 2014, quando scadrà  il contratto, ma perchè sarà  l’ultima squadra con cui giocare anche per più anni.Ã?  A 33 anni sarebbe presto per smettere.
Quando abbiamo preso Ibra ho capito perchè ha vinto tanto. E’ un guerriero, è uno che dà  forza, in campo e negli spogliatoi. E’ forte mentalmente e fisicamente. Vederlo in campo dà  coraggio anche agli altri. E’ ultrafondamentale per noi, con un carattere eccezionali e caratteristiche fisiche che noi non abbiamo mai avuto. E vi racconto una confidenza: dopo la firma del contratto, a cena, io e lui avevamo ipotizzato e sognato un derby vinto 1-0 con un suo gol sotto la curva Nord. E’ successo. Come stava accadendo a Ronaldo nel 2007, ma poi nel secondo tempo l’Inter ha recuperato. Dopo l’espulsione di Abate, che piangeva, mi sono rinchiuso negli spogliatoi e lì sono rimasto per 34 minuti. Sono uscito quando ho sentito l’urlo di alcuni del nostro staff’.

‘Siamo tutti concentrati sulla partita con la Fiorentina e anch’io penso ai viola, in una settimana particolare perchè i Nazionali sono assenti fino a domani e si gioca di sabato, ma io ho ancora il sapore dolce del derby. Comunque quella di sabato sarà  una partita complessa, come lo sono tutte, ma questa forse anche di più visto appunto che tanti giocatori mancheranno fino a giovedì’.

“?Nordahl credo resterà  il capocannoniere del Milan anche se devo raccontare che l’altra sera Inzaghi mi ha confidato che se lo avessimo comprato prima avrebbe provato a batterlo. Chissà  cosa sarebbe successo se Pippo fosse arrivato al Milan a 19 o 20 anni, ma siccome non è accaduto penso che Nordahl resterà  il nostro miglior marcatore nella storia’.

“?Riguardo al mercato di gennaio, dico che Pato sarà  pronto al rientro. Alexandre è arrivato al Milan nell’agosto 2007 anche se non ha potuto giocare subito in gare ufficiali con noi. Per due anni e mezzo non ha avuto infortuni, eccezion fattaÃ? per un trauma di gioco a Firenze. Pato inizia la sua Via Crucis prima di Milan-Genoa del gennaio 2010. Il suo è stato un anno tormentato. Adesso dobbiamo capire perchè, se gli 8 centimetri e chili che ha messo gli hanno cambiato la muscolatura perchè il ragazzino che è arrivato da noi non si faceva male. Comunque l’infortunato è Inzaghi, visto che Pato rientrerà . Continuando a giocare così, con questo modulo, abbiamo due punte centrali, Ibra e Pato, più Robinho e Ronaldinho. Non c’è bisogno di altro. Forse con il 4-3-3 serviva ma così no. E poi dopo 25 anni so per esperienza che non puoi portare unÃ?  ”giocatorino” al Milan, ma dovresti portare un big a fare il quinto che non giocherebbe mai’.

“?Balotelli? E’ un giocatore del Manchester City, non mi va di parlare di un giocatore di un’altra società . Matri invece è un giocatore del Cagliari. Ma ci mancherebbe altro che Pato non guarisse, è un ragazzo di 21 anni e al momento non è ipotizzabile un altro arrivo’.

“?Non ci sono in programma incontri con giocatori in scadenza di contratto. Ho già  detto che se ne parlerà  più avanti, in primavera e questo discorso vale per Ronaldinho come per gli altri. Sono convinto che non esiste giocatore del Milan che firma per un’altra squadra senza dirmelo. Anche perchè al Milan si sta bene. Affronteremo con ragionevolezza ogni questione con i giocatori a fine contratto a suo tempo. Questa è una società  che vuole bene ai suoi giocatori’.

“?Voglio bene a Barbara Berlusconi, l’ho vista nascere e siamo nati tutti e due il 30 luglio anche se a 40 anni di distanza. Sono felice che entri nel Milan e che la famiglia Berlusconi continui nel suo impegno. E’ un bel segnale. Non abbiamo ancora trovato un ruolo per Barbara. Lei giustamente sta iniziando a scoprire la Società  e i suoi ambiti. Barbara farà  un giro conoscitivo dell’azienda e farà  un “?esperienza di lavoro nel Milan di cui, peraltro,Ã? è tifosissima’.

“?Campionato o Champions? Non cambiamo filosofia, la Champions conta più del campionato. Abbiamo vinto lo scudetto nel 2004 e adesso sono passati 7 anni”¦ C’è voglia, anche da parte dei tifosi’.

Fonte | Acmilan.com

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