2009

Milan, Flamini sogna la Champions: “A Londra voglio esserci”

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Il centrocampista del Milan Mathieu Flamini ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale ha parlato a tutto campo della sua vita professionale e privata. L’ex Arsenal ha sgonfiato la voce che lo vuole in disputa con Ronaldinho per un posto in campo: “Non sono in concorrenza con Ronaldinho, al suo posto mi sembra che stia giocando Seedorf, infatti il Milan ha sempre schierato tre giocatori offensivi e tre in mediana. Da quando sono arrivato a Milano non sono riuscito a sfondare perchè primo anno è stato di transizione, anche se ho giocato più di 35 partite, mentre l’anno scorso Leonardo non mi ha dato la possibilità  di dare una mano e di mostrare le mie qualità . Ora invece mi sento dentro alla squadra, anche se la mia stagione è iniziata in ritardo per colpa di un infortunio. Adesso sono al cento per cento: penso si sia visto. Per quanto riguarda l’Arsenal non ho mai avuto rimpianti, mi sono trasferito in una delle più grandi squadre del mondo. Ho avuto la possibilità  di giocare con leggende come Maldini, Shevchenko e Kakà . Ho fatto un bel salto di qualità . Il passaggio è stato semplice”. Il francese parla poi della sua vita fuori dal campo: “Io per metà  sono italiano, mio padre è di Roma. Ho il doppio passaporto. E poi, tra le città  italiane, Milano è quella più internazionale. La mia Milano è Brera, dove vivo io. Mi muovo a piedi. Mi piace uscire di casa al mattino, comperare i giornali e bere un buon caffè. Per quanto riguarda i miei interessi sto cercando di approfondire l’arte contemporanea, poi sto curando un importante progetto nella biochimica di cui ora, per motivi di riservatezza, non posso dire di più”. Parla poi degli allenatori avuti in rossonero: “Ancelotti ci era molto vicino, era un padre. Di Leonardo non posso dire niente: non abbiamo avuto rapporti. Allegri è una persona molto onesta. à? diretto e se deve dire una cosa, la dice”. E’ ancora fresco il dolce ricordo del derby vinto sull’Inter domenica scorsa: “Il derby ha dimostrato che al nostro interno si è creato un grande spirito. Campioni come Ibrahimovic e Robinho danno un aiuto enorme alla squadra. Ogni mattina mi sveglio pensando allo scudetto. E anche alla Champions League. Quest’anno la finale è a Londra, e io ci voglio essere”, si legge su MilanNews.

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