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Il Milan contro l’Uefa per una ‘nuova Bosman’ ma è in arrivo un’altra sanzione
Il Milan è pronto a una nuova battaglia per il Fair Play Finanziario. I rossoneri pronti a ricorrere all’Unione Europea
Paolo Maldini ci ha messo la faccia. Il dirigente del Milan ha parlato ieri commentando la nuova decisione della Uefa di aprire una nuova indagine sui conti rossoneri in chiave Fair Play Finanziario: «Siamo pronti a tutto, abbiamo tante armi. Come club vogliamo che non sia un confronto duro e senza dialogo, il FPF ha azzerato i debiti nel calcio europeo ma non permettere ad una società sana e senza debiti di intervenire sul mercato è anche incostituzionale. L’UEFA ha ben capito che il Milan è una società sana, con persone competenti e vuole tornare in alto».
E’ in arrivo una seconda sanzione da Nyon prima del pronunciamento del Tas di Losanna, dove è al vaglio il ricorso del Milan per la prima indagine sul club rossonero. Quello dell’Uefa è un atto dovuto ma non c’è da stare tranquilli per il Milan: sul Milan grava una sanzione pesante ovvero multa, rosa ridotta e squalifica di un anno dalle coppe se nel 2021 non sarà raggiunto il pari di bilancio (i 30 milioni previsti), inoltre i bilanci sono tutti in «rosso». Elliott non avrà trattamenti di favore e presto, come detto, arriverà una nuova sanzione per la società milanista.
Il Tas non dovrebbe pronunciarsi a breve, ma a maggio arriverà la decisione della camera giudicante. Il Milan farà un nuovo appello. Il Tas potrà riunire le due cause in una e nel caso in cui i rossoneri siano qualificati per una coppa europea 2019-2020 dovrà decidere d’urgenza, entro giugno, massimo luglio. I rossoneri sarebbero ponti a rivolgere all’Unione Europea: nel caso in cui la Uefa dovesse decidere di non allentare la morsa con il pareggio di bilancio previsto entro il 2021, il Milan sarebbe pronto a tutto, rivolgendosi agli organi dell’Unione Europea per una sorta di ‘legge Bosman economica‘ che farebbe comodo anche ad altri club.