2018
Milan, Fassone predica serenità. Ma Tuttosport getta ombre su Yonghong Li
Yonghong Li e il Milan ancora avvolti dalle ombre: nonostante le parole di fiducia di Fassone, Tuttosport ha dubbi sul futuro rossonero
Il Milan di Yonghong Li spegne la sua prima candelina. Dodici mesi fa l’uomo d’affari cinese è diventato proprietario del Milan e, da allora, le voci sul suo conto non si sono mai placate. Le prese di posizione del Diavolo sono state poche, ma nette, come quella di Marco Fassone di oggi (vedi FASSONE: «MILAN DA LI A ELLIOTT? IMPOSSIBILE»). Eppure, continuano i rumors sul conto di Li. A lanciarli è Tuttosport, che fa una sorta di radiografia del Milan a trecentosessantacinque giorni dall’addio di Silvio Berlusconi. Secondo il quotidiano, il principale problema del club del Portello riguarda la parte di debito del presidente, i centottanta milioni che dovrebbe accollarsi Li. Fassone è al lavoro e entro un mese o due vorrebbe chiudere, stando a quanto ha detto oggi e nelle precedenti interviste. Nelle ultime settimane però si è registrato qualche slittamento e la questione del rifinanziamento del debito con Elliott può spostarsi da aprile-maggio a giugno-luglio. Il termine ultimo, comunque, rimane ottobre 2018.
I dubbi sul Milan di Yonghong Li
Mentre proseguono le voci sulla presunta ricerca di nuovi soci per il Milan, la preoccupazione principale riguarda il Fair Play Finanziario. Fassone ha predicato serenità e fiducia, ma secondo Tuttosport ci sarebbe qualche complicazione. A dicembre l’UEFA respinse la richiesta di voluntary agreement del Milan per via delle incertezze sul rifinanziamento e sulle garanzie bancarie. Stando al quotidiano, il settlement agreement potrebbe portare sanzioni fastidiose al Milan, ma comunque la figura del fondo Elliott potrebbe essere chiamata in causa proprio per fare da garanzia per il Milan. Insomma, continuano imperterrite le ombre su Yonghong Li e anche sul Milan, nonostante la situazione risulti in miglioramento e anche l’amministratore delegato Fassone abbia parlato esplicitamente dell’impossibilità di un addio di Li al Milan.