2017

Milan, dai a Cutrone la maglia numero 9

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Patrick Cutrone è l’erede di Pippo Inzaghi: che abbia la sua maglia

Si dice che i vuoti esistano per essere riempiti. Che non tutto il male viene per nuocere. L’esempio vivente di queste due verità ha il volto di Patrick Cutrone. A 19 anni, in un Paese in cui la disoccupazione giovanile è una piaga, ha approfittato di un lavoro estivo – il precampionato – per guadagnarsi un posto fisso da sogno: la Prima Squadra del Milan. Il suo percorso sembra segnato, guidato da un qualcosa di trascendentale, quasi l’aspetto tecnico e tattico debbano per forza di cose venire in secondo piano. La parabola è quella di un predestinato: 13 gol segnati tra Milan e under 21, partendo spesso e volentieri dalla panchina. Sarà mica che i rossoneri, nella stagione peggiore degli ultimi anni hanno trovato l’attaccante titolare dei prossimi dieci?

Acquistato all’età di 7 anni per 1500 euro, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del Diavolo a partire dai Pulcini. Insieme a lui un’altra aspirante bandiera: Manuel Locatelli. Hanno realizzato insieme il primo dei loro sogni: giocare in Serie A con la maglia che indossano fin da quando sono bambini. Neanche fossero davvero Holly e Benji. Ma cosa rende Cutrone diverso da tutti gli altri? Saranno forse quegli occhi spiritati, quel passo da tarantolato ossessionato dal gol, la generosità mostrata nell’arco dei 90 minuti qualsiasi cosa accada. O forse nessuna di queste caratteristiche. Più semplicemente il fatto di essere speciale senza avere niente di speciale.

Il Milan, nella sua storia recente, un attaccante simile lo ha già avuto: si chiamava Filippo Inzaghi. Uno che non è mai stato baciato da un talento particolare e su questo ha costruito una carriera da campionissimo. Cutrone condivide con lui la predilezione da parte dei tifosi, la capacità di trovarsi sempre e comunque al posto giusto, la voglia di vincere ad ogni costo. Gli manca una cosa: la maglia numero 9. Quella che dopo Inzaghi non ha ancora trovato un erede degno di indossarla: Pato, Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula e infine Andre Silva. Tutti hanno miseramente fallito. Adesso c’è Cutrone. Il ragazzo che vive ancora con mamma e papà. Quello senza un talento particolare, ma destinato a vivere una vita da protagonista. Come Inzaghi. Milan, dai la 9 a Cutrone. Che sia lui, a spezzare questa benedetta maledizione.

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