2013
Milan, comunicato Curva Sud: «Battaglia di libertà»
La Curva Sud rossonera ha pubblicato un comunicato dopo la chiusura di San Siro.
MILAN CURVA SUD – Attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito, la Curva Sud Milano ha respinto l’accusa di razzismo e applaudito all’iniziativa dei tifosi napoletani, che per sodalizzare con la chiusura della Curva Sud per “discriminazione territoriale” hanno esposto domenica striscioni come “Napoli colera” accompagnato da uno eloquente “E adesso chiudeteci la curva”. Di seguito vi riportiamo il comunicato:
«Benvenuti nel Paese dove la goliardia e lo sfottò sono motivi di sanzioni che limitano la libertà. In Italia si assiste in questi giorni alla messa in atto di una ridicola interpretazione della legge che ci rende i protagonisti di un attacco insensato e ingiustificabile. E proprio nel weekend in cui la tifoseria napoletana celebra, con notevole senso di mentalità e autoironia il fattaccio (la nostra curva è stata chiusa) sfidando di fatto i sedicenti esperti e facendo loro vedere quanto false e ridicole siano queste accuse».
«Sia chiaro che nessuno considera la legge contro il razzismo una legge inutile o sbagliata, non vogliamo passare per quelli che si oppongono alla condanna di ogni forma di discriminazione, il problema è che sul termine “ogni forma” si sta passando dalla ferma condanna di un fenomeno, per quanto ci riguarda inaccettabile, quale è il razzismo, all’impossibilità di essere goliardici, acidi e perfino maleducati! (…). Possibile che nessun giornalista si interessi all’argomento e faccia notare all’opinione pubblica questa situazione assurda?».
«Noi ci troviamo ancora una volta vittime di leggi che puniscono soltanto quello che dà fastidio, ovvero il tifoso allo stadio. Noi non abbassiamo la testa di fronte a questi soprusi (…) e saremo ben felici di scoprire quanto un campionato giocato a porte chiuse sarà interessante per i mercati esteri. Facciamo un appello pubblico al personale delle istituzioni: ora è arrivato il momento di schierarsi, l’appartenenza a destra o sinistra non contano, è una battaglia di libertà! (…). I napoletani hanno segnato la via… A questo punto usiamo le armi che abbiamo a nostra disposizione, fiduciosi in una risposta da parte di chi davvero si sente ultras. Oltre la rivalità, oltre a tutto. L’arma per sconfiggere il nemico ci viene fornita dal nemico stesso…».