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Milan, Cardinale riceve il premio Leonardo Da Vinci Niaf per la Finanza: «Abbiamo enorme responsabilità nei confronti dei tifosi»
Gerry Cardinale, proprietario del Milan, ha ricevuto a Washington il premio Leonardo Da Vinci Niaf per la Finanza
Gerry Cardinale, proprietario del Milan, ha ricevuto a Washington il premio Leonardo Da Vinci Niaf per la Finanza. Ecco una parte del suo discorso.
MILAN – «Andando avanti, a 40 anni dopo, quasi negli stessi giorni, mi sono ritrovato in un tripudio simile fuori dal Duomo di Milano, a gioire con i milanesi per la vittoria nel Campionato Italiano dell’AC Milan. Pochi giorni prima della conquista dello Scudetto, avevamo concordato li termini per l’acquisizione dell’ACM Milan da parte di RedBird, ma abbiamo tenuto in sospeso l’annuncio dell’accordo fino a dopo la partita, per non distrarre la squadra né i tifosi. Ma mentre stavo lì in Piazza del Duomo tra gli euforici milanisti, mi sono sentito trasportare indietro nel tempo, a 40 anni prima, e alla stessa sensazione che in qualche modo questa fosse casa mia. C’è una foto abbastanza nota di me al Duomo, scattata da un amico, che mi ritrae mentre festeggiavo con i tifosi che presto mi avrebbero conosciuto come il nuovo proprietario della loro storica franchigia. Ma in quel momento ero completamente anonimo e potevo riflettere serenamente sul surreale viaggio di 40 anni che in tanti modi ha segnato la mia vita e su cosa significa per me essere italiano. Negli ultimi 30 anni ho investito nello sport e nei media e pensavo di aver già visto tutto e fatto tutto quello che c’era da fare nello sport. Ma quest’ultimo anno speso come proprietario del Milan a tutti gli effetti mi ha fatto apprezzare in modo completamente nuovo ciò che facciamo per vivere. Si, possedere uno dei brand più storici di tutto il calcio europeo è un privilegio e un’esperienza unica, a prescindere da chi tu sia. Ma come studente di storia, non puoi che divenire ben presto consapevole delle gigantesche orme italiane che stai percorrendo, così come della tua enorme responsabilità nei confronti della gente e dei tifosi che si auto-definiscono ‘Milanisti’».