2017
Milan, Bonucci: così non va, sei davvero un top player?
Leonardo Bonucci è stato accolto al Milan come il salvatore della patria. Ma è davvero così?
Quando in estate il Milan ha annunciato l’acquisto di Leonardo Bonucci, sono stati in tanti, milanisti e non, a dirsi convinti che con il suo solo acquisto la retroguardia rossonera fosse definitivamente a posto. I più entusiasti, addirittura, si spingevano a dire che quello a disposizione di Montella fosse probabilmente il pacchetto arretrato migliore d’Italia. Oggi, però, dopo la disfatta contro la Lazio e i 4 gol subiti, quelle convinzioni appaiono meno nette, più spuntate.
Premettendo che è comunque troppo presto per emettere sentenze definitive, muovere delle critiche a Leonardo Bonucci, in quanto Leonardo Bonucci, ci pare un esercizio consentito.
Perché non basta qualche uscita elegante palla al piede o una strigliata al compagno di reparto per ergersi a leader indiscusso di una squadra come il Milan. Bonucci – è un dato di fatto – non ha ancora assicurato alla difesa, e al Milan tutto, il salto di qualità che il suo acquisto prometteva di fare. Manca la solidità della BBC, manca la sicurezza che quando un avversario sta per puntare non passerà. Manca rodaggio, manca abitudine ad essere leader dei compagni, e non campione tra i campioni. A Bonucci, in pratica, manca la Juventus. Mentre la Juventus, prime partite a parte, sembra non patire più la mancanza di Bonucci. Starà a lui, adesso, farci sciacquare la bocca: a suon di prestazioni da top player, quelle che i tifosi del Milan si aspettavano da lui per tornare ad essere il Milan.