2013
Milan, Balotelli: «Troppe storie inventate. Mancini e Mourinho..»
MILAN MANCHESTER CITY INTER MANCINI MOURINHO BALOTELLI – Intervista esclusiva di Mario Balotelli per “Le Iene Show”, che andrà in onda stasera su Italia1. Le dichiarazioni dell’attaccante del Milan faranno certamente discutere, come quelle riguardo un confronto tra i suoi ex allenatori Roberto Mancini e José Mourinho: «Mancini o Mourinho? A livello umano meglio Mancini, a livello calcistico Mourinho. Mancini lo sento raramente, ma ci siamo rappacificati. Cosa ricordo di Mourinho? Abbiamo fatto tante litigate in campo, però mi ricordo anche bei momenti, di gioia, in cui ridevamo. E comunque come allenatore mi ricordo tanti momenti in cui si lavorava e si giocava a grandi ritmi e a grande intensità, perché era quello che voleva lui», ha dichiarato SuperMario, come riportato dal Corriere dello Sport, che ha evidenziato altri passaggi dell’intervista: «I miei giocatori preferiti sono Messi, Ronaldo e Ibrahimovic. Se non ho ancora vinto il Pallone d’Oro è colpa mia. Gossip? Troppe storie su di me sono inventate e quasi tutti mi usano. Solo lo 0,01% di quello che si scrive di “gossip” su di me è vero, reale. Quanto multe ho pagato? Quasi niente. L’unica multa vera che ho preso è stato quando abbiamo vinto il campionato con il Manchester e io sono venuto in Italia invece di festeggiare con la squadra. Quante auto ho distrutto? Io zero. Mi sono venuti addosso due volte».
In merito all’Italia e ai sacrifici fatti da piccolo, Balotelli ha spiegato: «Certo, spero di esserci in maglia azzurra. Con chi in attacco? Uno è quello che gioca con me nel Milan (El Shaarawy; ndr). Pazzini? Può essere anche Pazzini. Sacrifici? Per diventare un campione bisogna farne tanti. I miei? Da piccolo sono rimasto senza poter fare le cose normali che fanno i ragazzi della mia età… Magari hai la macchina o una bella casa, però certe volte ti viene da essere un ragazzo normale e non puoi. In cosa devo migliorare? Per diventare il più forte, un po’ in tutto. Il mio gol più bello? Il secondo con la Germania, agli Europei».
Infine, in tema amarcord, capitolo Inter: «Dell’Inter di adesso non sento nessuno. Qualche volta Materazzi o Sneijder. Marco mi è sempre stato vicino. Non sono mai successe le cose gravi che sono state dette. Mi ha tirato un pugno? A parte che non ce la fa (ride; ndr). Derby? In due occasioni sono stato scarso io, in altre due molto bravo Handanovic».