Il Milan affronta l’Arsenal, ma per una volta si può dire che il risultato non conta: merito di Gattuso

Quando il sorteggio ha sentenziato Arsenal, tanti tifosi del Milan hanno provato una brivido freddo e uno d’emozione. Non era meglio il Salisburgo? Sì, verissimo, ma queste notti da San Siro…dovevano pur tornare. E lo faranno indipendentemente dal valore attuale della rosa, dalla posizione di classifica in campionato, dall’esito del derby che precede la sfida di Europa League. Trattasi comunque di Milan-Arsenal, non si scappa. E si può dire, in barba al detto che vincere è l’unica cosa che conta, che per una volta il risultato rappresenterà una nota di contorno grazie al lavoro di Rino Gattuso?

Perché quest’omino coraggioso ha iniziato la sua avventura sulla panchina del Milan contro il Benevento, beccandosi un 2-2 con gol del portiere; ha incassato 3 gol dal Verona, atteso l’arrivo a San Siro dell’Atalanta di Gasperini (dalla quale ha poi perso 2 a 0) neanche dovesse scontrarsi col Barcellona di Guardiola. Era un Milan timoroso, spento, destinato a perdere sempre e comunque. Quello che aspetta la sfida coi Gunners, invece, è un Milan speranzoso, fiero, convinto di potersela quanto meno giocare.

Non può e non deve bastare ad un club che fino a pochi anni fa è stato il più titolato al mondo. Ma l’impressione che pensare di poter battere l’Arsenal sia già di per sé un successo non ci abbandona. L’idea che Rino Gattuso, visto da dov’è partito, abbia compiuto un miracolo, neanche.