Milan, Amelia: "Bilancio positivo, Barcellona.." - Calcio News 24
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2012

Milan, Amelia: “Bilancio positivo, Barcellona..”

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CALCIOMERCATO MILAN AMELIA – Il 2012 del Milan non si chiude nel migliore dei modi, visto che la squadra rossonera dovrà ripartire dalla sconfitta con la Roma ed in vista della gara con il Barcellona per gli ottavi di Champions: «In campionato il nostro bilancio è comunque positivo. Abbiamo perso contro una grande squadra, noi dobbiamo proseguire per la nostra strada. All’inizio abbiamo pagato i tanti cambiamenti, ora siamo in crescita. Champions? Diciamo che non siamo stati proprio fortunati. Sulla carta loro sono la squadra più forte al mondo, la partenza di Guardiola non ha pesato, continuano a lasciare veramente poco agli avversari. Li abbiamo affrontati quattro volte la scorsa stagione. Loro giocano più o meno sempre lo stesso calcio, però, come tutti, hanno dei punti deboli e in 180 minuti qualcosa potrebbero concedere. Speriamo di arrivare a quel confronto in buona condizione. Messi? È un fenomeno, dovremo cercare di non farlo arrivare vicino alla porta anche se lui ha le capacità per dribblare tutti. Poi i suoi tiri… sembrano semplici, a volte innocui, ma frega i portieri sempre sul tempo», ha dichiarato Marco Amelia nell’intervista rilasciata per Tuttosport.

Il portiere del Milan, però, ha sottolineato e analizzato la rimonta della squadra: «Dal punto di vista psicologico il 2-2 del San Paolo ha fatto molto. L’inizio di campionato è stato difficile, più di quanto pensassimo. Abbiamo pagato tanto il contraccolpo degli addii estivi. C’era bisogno di fiducia e quella arriva solo con le prestazioni. A Napoli si era messa malissimo, però abbiamo avuto la forza di rialzarci. Berlusconi ha la capacità di farti tirar fuori anche quello che tu pensi di non avere. Basta uno sguardo, una parola, è un personaggio carismatico».

Sulle sue chance da titolare, il calciatore rossonero ha proseguito: «Io mi sono sempre sentito tale anche quando giocavo meno. Certo, in passato ho commesso degli errori perché non è facile scendere in campo all’ultimo momento dopo due o tre mesi in panchina. Però quando ho scelto il Milan tre anni fa il mio obiettivo era diventare titolare e continuo a lavorare per questo. Fino all’anno scorso c’erano gerarchie chiare e io con professionalità le ho sempre rispettate. Oggi sono felice dell’opportunità che mi sta dando. Futuro? La carta d’identità dice trent’anni, ma dentro mi sento un ventenne… Io voglio far parte di questa squadra che vuole tornare, per Dna del club, a vincere in Italia e fare bella figura in Europa».