SERIE A MILAN ALLEGRI – Alla vigilia della gara con il Palermo, Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa a Milanello: «Messo da parte quello che è stato in Champions, i ragazzi sono pronti a giocare contro il Palermo. Diammo essere bravi a troasformare il dispiacere, in agonismo. Con il Barcellona abbiamo concesso poche palle gol nel primo tempo, abbiamo avuto la sfortuna che due sono capitate sul piede di Messi. Rispetto alle altre squadre, i blaugrana giocano un altro sport. In questi due anni li abbiamo affrontati due volte, in questa stagione abbiamo fatto una cosa straordinaria. Il campionato è una cosa completamente differente, in Champions può capitare, nelle due partite, che la più debole riesca a battere la favorita: in Serie A invece bisogna avere continuità nelle 38 partite, bisogna lavorare in maniera differente. La squadra è cresciuta molto, ora abbiamo due strade: o andiamo a spendere tanto per acquistare campioni, oppure proviamo a costruire una buona rosa in casa».

«Sono state dette molte cose sul mio contratto e sulla mia posizione: ho un accordo sino al 2014 e da questo non si esce. Parlare del mio futuro adesso non ha senso. Mi hanno fatto piacere le parole del presidente, sono sereno perchè la squadra sta facendo un ottimo lavoro – continua Allegri -Siamo in ottima posizione di classifica: qualche mese fa l’Europa League era un miraggio, adesso sembra che il terzo posto sia un fallimento. Robinho e Bojan? Con il Barcellona hanno fatto bene, sono giocatori di qualità e che a partita in corso possono cambiare tutto. Sarà molto difficile conquistare un secondo o un terzo posto. Fisicamente stiamo bene, cambierò qualcosa in formazione rispetto al Barcellona: sicuramente rientra Balotelli».

«Niang? E’ un ragazzo giovane – conclude il mister rossonero – martedì ha giocato da centravanti ma in questo momento fa meglio l’esterno. In prospettiva diventerà importante come punta. El Shaarawy è molto importante, nessuno può giocare a quei livelli per tutta la stagione, non c’è nessun problema».