2011
Milan, Allegri: “Porto Cagliari nel cuore. Pato e il contratto…”
Massimiliano Allegri ha parlato oggi in conferenza stampa in vista della sfida contro il Cagliari in campionato, gara valida per recuperare la prima giornata, rinviata per lo sciopero per il mancato accordo sul contratto collettivo.
Sui gol che arrivano soprattutto dai centrocampisti: “à? normale che i gol degli attaccanti, in questo momento, a parte Ibrahimovic, mancano un po’, ma sono sicuro che arriveranno: Pato e Robinho inizieranno a fare gol e di questo sono assolutamente sereno. Che i centrocampisti riescano a fare gol è una cosa positiva. Il centrocampo ha fatto, se non sbaglio, 13 gol, e non siamo manco alla fine del girone d’andata”.
In merito alla gara contro il Siena: “Siamo arrivati a questa partita dopo aver fatto una grande tirata, una grande rincorsa. A livello fisico e mentale ci può essere un pochino di stanchezza. Domani dobbiamo fare l’ultimo sforzo per tre punti importanti. I campionati si vincono anche giocando meno bene, ma portando a casa il risultato pieno. Col Siena abbiamo fatto molto bene i primi venti minuti, poi ci siamo un po’ ‘incasinati’. Abbiamo comunque concesso poco all’avversario”.
Tornando sul suo passato al Cagliari e la gara di domani: “Dobbiamo giocare una gara aggressiva, con buona tecnica e pazienza. Bisognerà essere molto attenti perchè il Cagliari in contropiede è molto pericoloso. à? sempre una partita diversa dalle altre, Cagliari è la squadra e la città che mi ha lanciato nel grande calcio da allenatore. Sono rimasto legato affettivamente alla Sardegna, per me sarà un paicere ritrovare gli amici e le persone che conosco di Cagliari. Non si tratta di una rivincita, è stata e resterà una tappa importante della mia carriera, sperando che sia una lunga carriera”.
Sul rendimento di Radja Nainggolan, elemento accostato anche al Milan: “Nainggolan era arrivato a Cagliari a fine gennaio. Le sue qualità non le scopro ora, le ho sempre viste anche quando ero là . Era giovane, aveva bisogno di ambientarsi, ha avuto il tempo per farlo ed ora sta facendo un buon campionato”.
Sul suo rapporto di confronto con Silvio Berlusconi: “Col presidente ci confrontiamo spesso, anche telefonicamente. Parliamo di calcio. Vuole sapere della squadra e sono contento di poter parlare con lui. La posizione di Boateng? Trovo che da trequartista stia facendo molto bene, anno scorso ha goicato da mezz’ala, il suo è un processo graduale”.
Un commento sul caso del calcioscommesse svelato questa mattina: “L’ho vissuta male, ragazzi che hanno calcato i campi per 20-30 anni… non è una situazione piacevole. Hanno una vita davanti. Purtroppo sembra che, quando uno smette di giocare a calcio, si dice sia vecchio, ma non è vero. Credo che sentire queste cose non faccia piacere”.
Sulla formazione ed i potenziali dubbi riguardanti gli undici titolari: “Ho dei dubbi a centrocampo ed in attacco. Zambrotta ed Antonini sono a disposizione, vedremo come stanno. Taiwo l’altro giorno ha fatto una buona partita in rapporto alle gare giocate. Mexes ha fatto una buona partita e domani valuterò. Abbiati è a piena disposizione e può darsi che domani rientri”.
Tornando sulle considerazioni fatte ieri da Silvio Berlusconi: “Ripeto, con lui ci confrontiamo spesso. Il presidente è un esteta, gli piace il bello del calcio, da quando ha preso il Milan 26 anni fa ha sempre acquistato giocatori di talento. à? normale che a lui piaccia mettere una formazione offensiva, ma quel che conta di più per vincere è un certo equilibrio. Anche se condivido molto di quello che ha detto”.
Parlando del contratto e di cosa manca dal punto di vista economico per il rinnovo: “Premi in denaro per gli obiettivi? Credo che problemi contrattuali non ce ne siano. Sto parlando e trattando con Galliani. Messo a posto il discorso economico, penso non ci siano problemi. Nessuno ha mai detto per iscritto che devo vincere… sono in scadenza tra sei mesi, questo è un accordo completamente nuovo che andrà discusso”.
Nel particolare, la situazione di Alexandre Pato, criticato molto per la mancanza di gol: “Pato ha una media di un gol ogni due partite. à? anche vero che è stato più di un anno quasi fermo tra infortuni e ricadute. Ora ha bisogno di giocare per ritrovare la condizione ed ha bisogno di abituarsi a giocare con i suoi compagni in attacco”.
Facendo un paragone sullo stile di gioco rispetto a quello del Barcellona: “Col Barcellona siamo parsi catenacciari, mentre a Milano abbiamo giocato alla pari col Barà§a, dimostrando che siamo cresciuti molto anche in Europa e possiamo dire la nostra fino in fondo”.