MILAN ALLEGRI – Prima di intervenire in conferenza stampa in vista della gara contro il Genoa, Massimiliano Allegri ha rilasciato un intervista in esclusiva ai microfoni di Milan Channel. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossonero, che ha analizzato il momento della squadra sia in campionato che in ottica Champions League:

SITUAZIONE – “Il fatto che abbia tutti i giocatori a disposizione in questa fase della stagione è positivo, perché posso scegliere tra tutti, sapendo che tutti possono dare qualcosa. La squadra sta lavorando bene, sta bene fisicamente e dovrà affrontare i prossimi due mesi senza cali di tensione, anche se abbiamo fatto una rincorsa importante”.

NIANG E BOATENG – “Sono contento di come stia lavorando Niang e di come stia crescendo. Si è ritrovato catapultato in una realtà diversa, ma ha tempo per crescere. Ha fatto bene sia quando è partito titolare che quando è entrato a partita in corso. Boateng? Non ha avuto un inizio brillante, ma si è messo in discissione: ora sta facendo molto bene, è a disposizione della squadra e ciò per noi è molto importante”.

FORMAZIONE – “Non ci sarà turnover contro il Genoa, schiererò la formazione migliore, perché per noi i tre punti sarebbero importanti per un posto in Champions League. Da domani sera penseremo al Barcellona. Ora sono sereno sull’equilibrio del gruppo, ma la squadra non risentirebbe di cambi, la nostra forza è questa. La stessa cosa è successa quando sono arrivato, con Ibrahimovic, Robingho e Boateng che cambiarono il volto alla squadra. Era normale che ci volesse del tempo’, ci voleva solo pazienza”.

GENOA – “Ha buone qualità tecniche e sta bene anche a livello psicologico, oltre che fisico. Sappiamo che è una sfida decisiva, dobbiamo consolidare il terzo posto e difenderlo. La squadra è consapevole dell’importanza della partita, poi prepareremo quella contro il Barcellona. Vogliamo un posto in Champions League, dove potrà succedere di tutto. Balotelli? Sta bene, è tornato in gruppo, devo solo decidere se schierarlo titolare o lasciarlo in panchina”.