2013
Milan, Allegri esonerato? Tutti i nomi in circolazione
Tutti gli allenatori, più o meno liberi, a giro: chi potrebbe e chi non potrà mai sostituire Allegri
ALLENATORI MILAN ALLEGRI – Appena 8 punti in sette giornate di campionato, 13 gol fatti (e 13 subiti), due vittorie, due pareggi e tre sconfitte, il resto della storia già lo conosciamo. Non sono numeri di una neo-promossa qualsiasi (se la neo-promossa si chiama Verona poi, e ha 13 punti, non ne parliamo neanche), ma quelli del Milan. Numeri sconcertanti, come sconcertante resta la totale mancanza di gioco e, a tratti, di personalità di una squadra abituata, per sua stessa definizione, a dominare il mondo.
COME STANNO LE COSE – Chi paga, in questi casi, lo sappiamo già: Massimiliano Allegri, tecnico rossonero, è sulla graticola. Di essere l’allenatore del Milan, l’anno prossimo, neanche ci pensa (l’impresa pare di quelle ardue, come attraversare il deserto a nuoto più o meno), di arrivare a “mangiare il panettone”, come dicono quelli bravi, pure. Perchè, di questo passo, l’equazione sarà semplice: risultati meno Champions uguale esonero. Ma il problema è un altro: chi può sostituire Max alla guida del Milan? Chi c’è a giro disposto a ricevere una chiamata da Galliani per sentirsi dire: «Hey, fai un salto a Milanello e raddrizza questa baracca, almeno fino alla fine di questa sciagurata stagione»?
COLLOCAMENTO – Abbiamo provato a stilare una lista di tecnici liberi nel caso malaugarato (per lui) in cui Allegri dovesse salutare il Milan. Tutti traghettatori, in attesa dell’arrivo di un big, come Prandelli, tanto per dirne uno. Tutti più o meno disoccupati, non tutti disposti a trasferirsi a Milano solo per svernare: ed è per questo che li abbiamo suddivisi in categorie, un po’ come le automobili quando le città sono chiuse al traffico.
I PROBABILI (EURO 1) – Sono quelli pronti a prendere il posto di Allegri anche adesso, subito, senza fare troppe domande. Tra questi, al primo posto, Filippo Inzaghi, allenatore delle giovanili rossonere, ma anche Clarence Seedorf che sì, gioca ancora (nel Botafogo), ma forse non si farebbe problemi a rescindere il proprio contratto gli venisse paventata la possibilità, anche minima, di rimanere in sella la prossima stagione. Gli altri: Ruud Gullit, ex calciatore del Milan, come allenatore finora ha fatto più piangere che ridere (ultimo avvistamento, Terek Grozny), Frank Rijkaard (anche lui ex rossonero), che dopo aver dominato con il Barcellona, è sparito dai radar (ultimo avvisamento: Emirati Arabi Uniti), ma anche Marcelo Bielsa, reduce dall’esperienza all’Athletic Bilbao e tecnico di spessore, Guus Hiddink, il traghettatore per eccellenza (ultimo avvisamento: Anzhi) e ci mettiamo pure Serse Cosmi, uno che la sua bella gavetta in Serie A se l’è fatta a risultati alterni (ultimo avvisamento: Siena).
Guus Hiddink sta indicando te. Sì, proprio te
GLI IMPROBABILI (EURO 2) – Sono quelli del “vorrei ma non posso”, improbabili o perchè difficilmente il Milan li chiamerà mai, o perchè se pure succedesse, difficilmente direbbero di sì. Sono: Jupp Heynckes, vincitore di tutto con il Bayern Monaco ma (a suo dire) in vena di godersi la pensione al momento, Lothar Matthaus, uno che cambia più mogli che panchine (ed è tutto dire) con l’ingombrante passato nerazzurro (ultimo avvisamento: Bulgaria), Hector Cuper, anche lui ex tragico interista, l’allenatore delle ultime spiagge (ultimo avvisamento: Orduspor), Luis Aragones, c. t. della prima Spagna campione d’Europa e anche lui in pensione (ultimo avvisamento: Fenerbahce), Zdenek Zeman, il vecchio boemo dal gioco spettacolare e dai risultati pure (per gli altri), reduce dalla breve esperienza l’anno scorso alla Roma, Emiliano Mondonico, il moralizzatore del calcio moderno, ciò che potrebbe servire in uno spogliatoio difficile (ultimo avvisamento: Novara), Angelo Gregucci, ex collaboratore tecnico di Mancini al Manchester City e grandissimo estimatore di Mario Balotelli, Mimmo Di Carlo (ultimo avvisamento: Chievo), Edy Reja (ultimo avvisamento: Lazio), Alberto Cavasin (ultimo avvisamento: Sampdoria), Davide Ballardini (ultimo avvistamento: Genoa), Gigi De Canio (ultimo avvisamento: pure lui Genoa) e, cambiando una vocale, Paolo Di Canio, ex giocatore rossonero appena cacciato turbolentemente dal Sunderland, Josè Antonio Camacho (ultimo avvisamento: Cina), Dick Advocaat (ultimo avvisamento: PSV Eindhoven) ed infine Andrea Stramaccioni, la spalla ideale di Mario Balotelli per le serate al Just Cavalli.
Il tranquillo e alla mano taglio di capelli di Paolo Di Canio ai tempi del Milan
GLI IMPOSSIBILI (EURO 3/EURO 4) – Sono sì liberi sul mercato, ma al Milan, salvo catastrofi o stati di pazzia transitori e definitivi, difficilmente ci finiranno. Dino Zoff, che non allena da quasi otto anni e, probabilmente, si gode il meritato riposo in qualche campagna friulana (ultimo avvisamento: Fiorentina), Nedo Sonetti, visto l’ultima volta al Vicenza tre anni fa (porterebbe con sè, come fidato vice, un fiasco di vino Tavernello), Walter Zenga, troppo interista per tutto (ultimo avvisamento: Al-Nasr), Raymond Domenech, ex c. t. della Francia, che se mettesse piede in Italia rischierebbe seriamente la propria incolumità, Sir Alex Ferguson, sogno di una notte di mezzo autunno quasi inverno, ed i ritorni di Arrigo Sacchi (alle prese con una carriera da protagonista di spot tv tormentoni) e Leonardo (che preferirebbe farsi squalificare a vita in tutta Europa, piuttosto che rimettere piede a Milanello e viceversa).
Nedo Sonetti, l’uomo che ha fatto della sobrietà uno stile di vita
I C. T. AD INTERIM (A METANO) – C’è un’ultima categoria: quella dei c. t. ad interim. Allenatori che allenano in nazionale, ma da qui a maggio potrebbero anche fare gli straordinari per amor di patria. Gente come Fabio Capello, c. t. della Russia, Fatih Terim, c. t. della Turchia e Giovanni Trapattoni, c. t. dell’Irlanda ancora per poco. Va bene sì, anche loro sono nomi improbabili, ma lasciateci sognare, anche se i nostri sogni restano i peggiori incubi di Allegri.
Giovanni Trapattoni spiega ai giocatori i suoi schemi tattici