Milan, al cuor non si comanda. E alla difesa? - Calcio News 24
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2013

Milan, al cuor non si comanda. E alla difesa?

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Il pagellone del mercato del Milan: bello il colpo Kakà, ma la qualità a centrocampo e in difesa?

MILAN PAGELLONE CALCIOMERCATO – Siam venuti fin qua, siam venuti fin qua, per vedere segnare Kakà. Il refrain più famoso di San Siro sta per tornare a occupare gli spalti del Meazza e non solo: il Milan ha fatto il botto riuscendo a prendere negli ultimi giorni di calciomercato Ricardo Iseczon dos Santos Leite, vale a dire Kakà. Dopo sei anni di goduria rossonera, quattro meste stagioni a Madrid e adesso il ritorno, un colpo al cuore e uno al portafoglio visto che il brasiliano ha dovuto fare un sacrificio per tornare. I tifosi sono in visibilio, Galliani punta a riportare allo stadio gli “orfani di Kakà” e in un certo senso pare esserci riuscito, pare davvero incredibile il feeling tra il giocatore e la curva milanista. Ma attenzione, va bene parlare di cuore, di amore e di smancerie varie, però ricordiamoci che c’è un campionato da giocare e la Serie A ancora non è sponsorizzata dalla Harmony

MODULISTICA ROSSONERA – Cedere Boateng è stato un passo avanti per il cambio di modulo dei rossoneri, dal 4-3-3 ormai diventato bolso e prevedibile, Allegri ha optato per il suo marchio di fabbrica, il 4-3-1-2 dove le verticalizzazioni sono il pane quotidiano e si può usare una punta – Balotelli – a mo’ di Ibrahimovic (o a mo’ di Jeda al Cagliari, visto che per il gioco del toscano un attaccante che tende a creare spazi è fondamentale). Se poi si riesce a far ritornare Kakà forte la metà di quello di sei anni fa allora l’attacco del Milan diventerebbe qualcosa di strabiliante, considerato che si può fare affidamento su due delle prime punte più sottovalutate del calcio italiano come Giampaolo Pazzini e Alessandro Matri e su un talento che ancora non si capisce cosa abbia, vale a dire El Shaarawy. Fino a qui tutto rose e fiori, ma c’è un rovescio della medaglia: perché tenere Robinho e Niang che sono due attaccanti dannosi per un gioco del genere? Perché non puntare un po’ di più su Saponara, vera possibile alternativa a Kakà nel ruolo di trequartista?

QUALITA’ O MORTE – Gli interrogativi non finiscono qui, perché se a livello di marketing il calciomercato del Milan si è impennato negli ultimi giorni, va detto che da giugno fino al 18 agosto è stato poco soddisfacente. Per il centrocampo è arrivato il già citato e già infortunato Saponara oltre a Andrea Poli, che nello scacchiere di Allegri si dimostrerà una pedina fondamentale sia per la sua vivacità che per la quantità che può dare da mezzala. Okay, è già stato preso il buon Keisuke Honda per gennaio, ma ancora la qualità non c’è. De Jong è in crescita e se incomincia a prendersi più responsabilità palla al piede può dare soddisfazioni come a suo tempo Van Bommel, ma per il resto il centrocampo milanista è pieno di giocatori al momento non da Milan. Nocerino ad esempio è un ottimo giocatore, ma patisce troppo l’assenza di Ibra, magari il cambio di modulo potrà giovare anche a lui; Muntari è troppo confusionario, mentre Montolivo dà l’impressione di essere tornato quello di Firenze, con poche idee e molta inedia e dall’inizio della stagione deve ancora azzeccare un passaggio in verticale. Bisognerebbe puntare di più su Cristante e magari aver preso uno alla Kucka e non Birsa, che sa tanto di favore a Preziosi.

SENZA DIFESA – Arriviamo adesso alle note dolenti, vale a dire la difesa. Nel reparto difensivo il Milan è ben assortito sugli esterni, ha due nazionali come De Sciglio ed Abate (che però dovrebbe esercitarsi due ore al giorno a crossare) e anche qualche ripiego come Emanuelson che da terzino può dire la sua – è l’unico mancino naturale in grado di mettere palloni nel mezzo, Constant non convince appieno. Nel mezzo però arrivano i guai, perché Zapata e Mexes, la coppia titolare considerata tra le migliori (ahi!) del calcio italiano, è la più disattenta d’Italia. Sempre attenti al pallone ma quasi mai all’uomo, i due si fanno uccellare con evidente facilità ogni qual volta un furbo avversario getta un traversone all’interno dell’area di rigore. Silvestre, in media il miglior centrale in Serie A per respinte di testa, potrebbe aiutare, ma andava sistemata meglio la linea difensiva: ceduti Nesta e Thiago Silva il Milan deve ancora trovare un difensore almeno decente. Vergara è un acquisto in prospettiva, Zaccardo praticamente un’incognita nonostante la sua media voto abbastanza alta, la domanda è lecita: quanto terrà la difesa rossonera?

VOTO 6 – Il voto è per forza un sei, si è fatto tanto per l’attacco ma poco per il resto della squadra. Il Milan doveva rifare quasi tutta la difesa, ma in realtà è il reparto che ha toccato meno in fase di calciomercato, per di più manca ancora tanta qualità in mezzo al campo. Però si può guardare il bicchiere mezzo pieno: Kakà, Matri, Pazzini, El Shaarawy e soprattutto Balotelli formano un reparto offensivo tra i più assortiti in Europa, magari non al livello delle super potenze europee ma comunque da quarti di Champions. Se Allegri riesce a farsi seguire da tuti i giocatori e a far funzionare il 4-3-1-2 come a Cagliari allora il Milan può ben sperare. E addirittura se il dio del calcio decidesse di miracolare la difesa milanista e di concederle un altro anno di grazia, in tal caso sognare lo scudetto è possibile. Stando così le cose la rosa del Milan è da lotta per il terzo posto e niente più, ma si sa che il campionato può riservare parecchie sorprese.