2015

Mihajlovic: «Ho chiesto scusa a Regini»

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L’allenatore della Sampdoria ha fornito la sua versione

All’indomani della sfuriata con Vasco Regini, Sinisa Mihajlovic è intervenuto per chiarire definitivamente quanto accaduto e il proprio comportamento: «Chiariamo: non ho preso per il collo Regini, ma per la maglia. Volevo urlargli che errori simili non sono accettabili e per di più in un derby. Non è la prima volta che prendiamo gol così… Dopo quell’azione l’arbitro ha fischiato la fine e mi è venuto spontaneo andare subito da lui. Già davanti ai microfoni delle tv, però, a fine partita, mi sono scusato per quella sfuriata pubblica e anche negli spogliatoi ho chiesto scusa al ragazzo davanti alla squadra», ha dichiarato l’allenatore della Sampdoria, come riportato da La Gazzetta dello Sport.

LE SCUSE – L’incidente, dunque, è chiuso, ma Mihajlovic non si aspettava tanto clamorose per il suo gesto: «E’ tutto finito lì: lui ha capito e non commetterà più un errore simile, vedrete. Io sono un uomo passionale, in qualche momento l’adrenalina può farti andare un poco oltre, ma una cosa è affrontare un tuo giocatore anche in maniera brusca, un’altra mettergli le mani sul volto o sul collo: io quello non l’ho fatto, deve essere chiaro. Se ho dato un’immagine sbagliata mi dispiace, ma senza ipocrisie».

NO IPOCRISIE – Mihajlovic ha poi proseguito. «Spesso si dice che i panni sporchi si lavano solo nello spogliatoio, ma io non sono un falso prete: non dico che le cose vanno bene in pubblico e poi faccio sfuriate in privato. Sono un uomo diretto, onesto. Non fingo. Difendo i miei uomini, ma se sbagliano lo dico. E se sbaglio io, so chiedere scusa. Mi verrebbe da dire che il caso è chiuso, ma in realtà non c’è stato nessun caso: lo so io, lo sa Regini, lo sa la Samp. Pensiamo alla prossima partita».

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