Il tecnico della Sampdoria ha parlato del suo passato e non solo

Nonostante il campionto fermo per i club non c’è mai riposo. La Sampdoria di Mihajlovic continua a lavorare in vista della ripresa delle ostilità e lo stesso tecnico dei blucerchiati è intervenuto in serata ai microfoni di SkyUno nel corso di “E poi c’è Cattelan” per parlare della sua vita privata e non solo. Queste le sue parole: «Porto 42 di piede, ma porto tutte le scarpe 45, tranne che per il calcio: preferisco indossare il 41,5. Mi piace leggere, soprattutto di psicologia e il mio Santo protettore è San Nicola».

PASSATO E PRESENTE – «Da piccolo colpivo i campanili delle chiese per diventare capitano delle squadre, era un modo per sfidare i miei compagni. I miei figli? Ci pensa mia moglie, io dò solo qualche regola. Sono educati perchè non hanno preso da me. Una volta un tizio baciare mia figlia e gli dissi: “Hey, cosa cavolo ci fai qui?”. Lui ebbe paura, poi gli spiegai che scherzavo. I miei giocatori? Si vestono tutti malissimo, li prendo in giro dicendo che si vestono al buio senza guardarsi allo specchio. Ferrero? E’ un grande. La canzone che gli dedicherei? L’inno dei tifosi della Stella Rossa».