2018
Miglior manager d’Europa: Marotta batte Real Madrid e Manchester City
L’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta vince davanti a Soriano del City e Sanchez del Real
Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, ha vinto il premio il premio come miglior manager d’Europa, riconoscimento assegnato durante il World Football Summit. Il dirigente bianconero ha battuto la concorrenza di José Angel Sanchez, braccio destro di Florentino Perez, e Ferran Soriano direttore del Manchester City. La giuria ha decretato il vincitore tenendo conto degli indicatori KPI (Key Performance Indicator) in merito alle operazioni di mercato, investimenti, innovazione e finanze. A pesare sulla decisione finale avranno sicuramente influito la crescita del brand bianconero e il passaggio di Cristiano Ronaldo a Torino.
«Giuseppe Marotta è il miglior manager calcistico d’Europa. A decretarlo ufficialmente è il WFS Industry Awads – Best Executive, il riconoscimento assegnato quest’anno all’amministratore delegato della Juventus e consegnatogli dal Presidente della Liga Javier Tebas, durante la cerimonia tenutasi questa sera al Teatro Goya di Madrid, alla presenza dei rappresentanti di FIFA, UEFA, CONCACAF, CONMEBOL, ECA e dei più prestigiosi club del calcio europeo e mondiale», recita il comunicato diffuso dalla Juventus.
Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente del club di corso Galileo Ferraris, Andrea Agnelli, che sottolineato come «la voce dei club dovrà essere ascoltata quando si procederà alla compilazione del calendario internazionale dopo il 2024, perché sono i club gli unici attori del panorama calcistico ad assumersi il rischio di impresa». «Dobbiamo guardare al futuro e considerare cosa le generazioni future vorranno vedere e che esperienze vorranno vivere – ha continuato il numero uno juventino – chiedendoci se il modello attuale sia sufficiente a far sì che il calcio rimanga lo sport più seguito a livello globale. Si dovrà giungere ad una soluzione condivisa per permettere a questo bellissimo gioco di continuare ad essere il migliore del mondo».