2013

Miccoli: «Non sono un mafioso»

Pubblicato

su

L’attaccante salentino parla ai microfoni di Lucignolo

LECCE MICCOLI FALCONE – Un Miccoli provato ha parlato ai microfoni di Lucignolo per la puntata che andrà in onda domani su Italia 1. Dopo il caos mediatico scatenatosi in seguito alla sua frase dove definiva Giovanni Falcone un «fango», la vita di Fabrizio Miccoli e la sua reputazione sono cambiate sensibilmente.

L’attaccante afferma di aver cercato di rintracciare la sorella e il figlio di Falcone, senza però riuscire a contattarli. «Sarei disposto a qualunque cosa per dimostrare che quella frase non la pensavo», afferma il salentino, «vorrei organizzare partite benefiche per raccogliere fondi, qualunque cosa. Se la sorella di Falcone volesse, io ci sono».

CONSEGUENZE – Miccoli continua a scusarsi, ma la gravità di quella frase e il suo impatto mediatico sono troppo forti. Le conseguenze si possono sentire ogni domenica durante le partite del Lecce. «Mi fa male quando mi urlano mafioso. Mi dico che lo fanno perché vogliono innervosirmi, ma questa situazione è la cosa più brutta che mi sia capitata nella mia carriera».

Exit mobile version