2016

«Mi sono drogato per essere come Maradona»

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Stefano Ceci, pur di entrare nella cerchia delle conoscenze di Maradona, ha scelto di drogarsi e di diventare praticamente come il suo idolo. Il napoletano si racconta in un’intervista

Nel bene e nel male, Diego Armando Maradona ha cambiato per sempre il mondo del calcio. Più che un calciatore è stato un idolo popolare, al punto da appassionare tantissimi non solo per le giocate in campo ma anche per la vita al di fuori. Stefano Ceci, napoletano da sempre grande ammiratore del Pibe, ha fatto grandi sacrifici per entrare nelle grazie del suo idolo. In un’intervista per Sportweek si racconta e svela molto del suo rapporto con Maradona.

LE ORIGINI – «La mia era la classica famiglia napoletana che vive al di sopra dei propri mezzi, mamma casalinga, cinque fratelli. Mio padre era dipendente dell’azienda di trasporti napoletana, finito in pensione a quarant’anni. Da piccolo lavorava al porto, uno scugnizzo che guadagnava trecento dollari al giorno con gli americani. Negli anni 70 vendemmo un appartamento e spendemmo il ricavato in vacanza. 35 anni fa ci siamo trasferiti a Catanzaro e abbiamo aperto molte pizzerie. Il mio locale è un museo dedicato a Maradona. Ormai vivo negli Emirati la maggior parte del tempo per star vicino a Diego».

LA VITA CON DIEGO – «Diego vive in una villa di 500 metri quadri nell’isola delle Palme a Dubai con la fidanzata, l’autista e la servitù, vicino anche a quella di Cannavaro. La sua vita è noiosa, come quella di ogni celebrità. Malgrado la vita con Rocio soffre molto di solitudine. Per Diego ho fatto di tutto, ho sempre pagato voli e alberghi, sono diventato tossicodipendente con lui e ne sono uscito insieme a lui. Somigliavo anche a Maradona, non ci distinguevano. Ho imparato anche a imitare la calligrafia e la voce di Diego, una volta ho parlato con Ibrahimovic al telefono fingendo di essere Diego e ci cascò».

 

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