Il difensore parla dei fatti di Parigi e pure del rapporto con Mihajlovic

Philippe Mexes ha vissuto con trasporto i dolorosi fatti di Parigi di venerdì scorso, il difensore del Milan non vive in Francia da anni ma comunque è vicino al suo popolo e consapevole di essere in guerra e per questo si è detto preoccupato. Triste vedere tutti questi morti, dice Mexes, ma adesso bisogna agire solo con la prevenzione perché l’integrazione e i molti stranieri in Francia non sono il problema. Mexes afferma anche che bisogna ripartire dalla Marsigliese cantata da tutto Wembley: «Un esempio splendido, la solidarietà può sconfiggere ogni male».

PAZZO – Mexes poi parla anche di calcio giocato e dei suoi comportamenti un po’ sopra le righe: «L’adrenalina e la pressione incidono in una partita, diventa difficile controllarsi. Io do sempre il massimo, sono stato sempre fedele alle squadre e ai contratti, non ho cambiato mille squadre». Mexes è anche uno degli idoli del presidente Silvio Berlusconi e dice che l’ex premier tratta tutti da buon papà quando visita Milanello: «Penso che gli piaccia la mia tenacia, non mollo mai. Forse si è accorto che sono sincero e posso essere un leader». Mexes dice poi di aver vissuto cambiamenti importanti e di non vedere un Milan vincente come quello dei suoi inizi in rossonero.

SAGGIO – Sabato c’è Juventus – Milan e a Il Corriere dello Sport Mexes parla chiaramente: «Deve essere la partita della svolta definitiva, è un punto importante del campionato». Mexes poi prosegue parlando di Romagnoli e dicendogli di stare più tranquillo, poi torna a parlare di sé e anche del rapporto con Sinisa Mihajlovic: «Sono nel momento migliore della mia carriera, ragiono di più. Mi sento bene e voglio continuare con voglia e entusiasmo. Con Mihajlovic mi sono chiarito prima di firmare il contratto, ora lui mi conosce e mi apprezza. Gli è piaciuta la mia mentalità». Infine Mexes parla di Totti elogiando la sua umiltà e rilascia anche una battuta su Balotelli: «Talvolta esagera e sbaglia ma è un bravo ragazzo e non ha punti di riferimento. Noi vecchi lo aiutiamo ma lui ha deciso di essere un personaggio».