2017
Milan ok col metodo Mirabelli: cos’è e come funziona
Alla fine di questo calciomercato si parla di metodo Mirabelli per descrivere come ha agito il Milan. Ma cosa è e come funziona il modello del ds rossonero? Andiamo a scoprirlo
Il metodo Mirabelli non è una medicina, ma sul Milan potrebbe aver avuto lo stesso effetto. Il nuovo direttore sportivo ha rivoluzionato il modo di intendere il calciomercato e lo scouting per quanto riguarda il nuovo corso dei rossoneri. Il dirigente calabrese ha il pallino della scoperta dei talenti e, per riuscire a portarne al Milan il più possibile, ha creato una struttura semplice ed efficace. Ha smantellato la precedente struttura di osservatori di Rocco Maiorino e ne ha costruita una ex novo, che rispecchiasse quanto richiesto. Gli osservatori seguono uno schema a piramide: alla base ci sono dieci scout, ovvero coloro che fanno la prima osservazione. Tra questi Ivano Pastore, ex Viterbese, e Danilo Pagni, ex Ternana. Girano l’Europa, stilano dossier e visionano i giovani campioni.
Nella fase successiva, le relazioni finiscono a Stefano Luxoro e Antonio D’Ottavio. Sta a loro coordinare lo scouting, con D’Ottavio che ha un occhio di riguardo per gli Under 21 e under 18 (in pratica l’eredità pesante di Mauro Bianchessi). Luxoro invece studia i giovani “meno giovani”, ovvero da prima squadra o da Primavera. Le informazioni finiscono in un database dettagliatissimo, a supporto del quale lavorano anche due agenzie specializzate come WyScout e Scout Eleven. Ovviamente il lavoro viene coordinato e supervisionato da Mirabelli, una sorta di capo dell’azienda di osservatori del Milan, come riporta Tuttosport.