2017

Mertens: «Innamorato di Napoli ma non sono Maradona»

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Mertens a cuore aperto durante la trasmissione Tiki-Taka: il rapporto con Sarri, quello con i compagni di squadra e il paragone con Maradona

Dries “Ciro” Mertens si racconta in una lunga intervista rilasciata al programma Tiki-Taka su Sport Mediaset. Il folletto belga ha parlato dell’amore per Napoli e del paragone con Maradona, passando per il rapporto con Sarri e l’infortunio di Milik. «A me piace vivere in questa città e conoscere la gente di qua – dice l’attaccante partenopeo – Ci sono tante cose che mi piacciono, sono qui da cinque anni qui. Mi piace il mare, il caffè, tutto. Mi piace andare in giro ed andare a mangiare. E’ una città bellissima se conosci posti belli, bisogna viverla così».

Sulla corsa scudetto e la sfida alla Juventus: «Io sto giocando al Napoli e penso al Napoli. Non c’è solo la Juve ma anche altre squadre, noi dobbiamo guardare al nostro gioco. Noi semplicemente non dobbiamo parlare troppo e lavorare». Mertens ha parlato poi del rapporto con i compagni e in particolare Pepe Reina che questa estate è stato sul punto di partire: «Pepe è uno che sta molto bene qua, sia lui che la famiglia. Mi fa molto piacere che Pepe sia rimasto, è molto importante dentro e fuori dal campo, sappiamo che lui è un personaggio importante per noi. Marek Hamsik è un grande e noi abbiamo bisogno di lui». Sull’infortunio di Milik: «Senza Milik io avrò molte responsabilità, ma sono qui per giocare ed aiutare la squadra. Stiamo facendo bene e vogliamo continuare».

Sul rapporto con Sarri: «Anche lui fuma, non tutti lo sanno. Tutti sappiamo che è un grande allenatore, sta facendo grandi cose con questa squadra. Lui è forte nel prendere i giocatori e far fare il suo gioco, posso parlare solo positivo di lui».

Dopo il suo spettacolare gol alla Lazio si sono sprecati i paragoni con Diego Armando Maradona ma Mertens ha dribblato il confronto: «Si possono fare paragoni con il gol ma non con i giocatori.  Ho visto che la porta era aperta, mi sono girato ed ho tirato. Non c’era molto da pensare. A me fa piacere che si facciamo questi paragoni ma ho tanto rispetto, io sono Dries e voglio restare con i piedi per terra ed aiutare la squadra».

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