Serie A

Grande Torino, Meroni: «A Superga non ho mai avuto la forza di andare»

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Giancarlo Meroni, figlio di Pierluigi comandate dell’aereo caduto a Superga, ha parlato a Tuttosport

Giancarlo Meroni, figlio di Pierluigi comandate dell’aereo caduto a Superga con a bordo il Grande Torino, ha parlato a Tuttosport. Le sue dichiarazioni:

SUPERGA «A Superga. Non ci sono mai stato, non ce l’ho mai fatta, anche se a Torino ci sono stato mille volte e lì ho avuto storie d’amore. Un mio fratello sposò una torinese. Abbiamo parenti acquisiti a Torino. Andavo per incontrarli, ci andavo anche per lavoro. Non ho mai provato un senso di rifiuto per Torino. Ma la forza di salire a Superga, no, non l’ho mai trovata. Dopo la tragedia mia madre si era risposata e la memoria di mio papà, in famiglia, fu messa un po’ da parte. Quando uscii da quella forma di rimozione che intanto mi era sorta, anche come autodifesa, cominciai a cercare notizie su di lui. Aveva di sicuro molto coraggio, questo emergeva di continuo dalle mie ricerche».

MERONI«Sono diventato tifoso del Milan, da ragazzo. Ma sempre con una simpatia per il Toro. E negli Anni 60 ero felice che il Torino avesse un campione che si chiamava Meroni, proprio come papà. Non solo lo stesso cognome, anche l’evocazione dei nomi: quel ragazzo Luigi, e mio padre Pierluigi. Ma poi, anche per lui: la morte prematura, tragica, in quel modo… Non ci volevo credere». 

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