2018

L’Inter non va, Spalletti scarica la colpa sul mercato: tirata d’orecchie a Suning

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Il calciomercato dell’Inter va così male come dice Spalletti? Sì e no, se si guardano le cifre spese. Forse è il tecnico che deve cambiare qualcosa

Luciano Spalletti ha punzecchiato Suning sul calciomercato dell’Inter. «Io non mi sono mai lamentato con questa società e avrei anche qualche possibilità di farlo. Siamo partiti con delle potenzialità, ma poi si sono ridotte perché abbiamo dovuto smettere di fare mercato» è quanto ha detto Spalletti. Il riferimento agli ultimi mesi in nerazzurro è ovviamente voluto. L’Inter è partita forte, è arrivata in testa alla Serie A, ma poi si è sgonfiata, complice anche una rosa un po’ troppo corta. Ma forse lo stesso Spalletti ha perso un po’ quel tocco magico di cui parlava Mario Sconcerti.

L’Inter non vince dagli inizi di dicembre. Ha pareggiato contro tre squadre ostiche (Roma, Lazio e Fiorentina) e ha perso contro Udinese e Sassuolo, in più è stata eliminata dal Milan in Coppa Italia. La scarsa profondità della rosa è stata un buon alibi per Spalletti finora, ma va detto che di suo il tecnico non ha messo niente per cambiare questo momento particolarmente negativo. L’unica mossa azzeccata è stata Joao Cancelo titolare, per il resto si sono viste prestazioni opache dal reparto offensivo, che probabilmente deve tirare il fiato. Calo fisiologico? Può darsi, ma non si può dire che l’Inter non abbia fatto mercato.

Skriniar a venti milioni; Borja Valero a cinque milioni e mezzo; Dalbert a venti milioni; Vecino a ventiquattro milioni; Karamoh a sei milioni; Colidio a sette milioni; Bastoni a dieci milioni di euro. Senza i bonus sono già più di novanta milioni di spesa, coi bonus si sfonda il muro dei cento milioni. Ovviamente non sono tutti acquisti “cash”, ovvero pagati in un’unica transazione, ma comunque sono un bell’esborso. Il mercato è stato fatto, probabilmente non è stato fatto in maniera ottimale come voleva Spalletti. E lo stesso Spalletti adesso dovrà trovare una quadratura del cerchio, per evitare che l’Inter scenda in classifica. Adesso ha anche un Lisandro Lopez e un Rafinha in più.

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