2015
Mercato di riparazione 2015, Sampdoria: pagelle
Eto’o e Muriel i botti di gennaio, Gabbiadini va al Napoli
Immobilismo, questo sconosciuto. Il mercato invernale della Sampdoria, più che di riparazione, può essere considerato di nuova linfa vitale. La cessione di pilastri del 4-2-3-1 di Mihajlovic, infatti, potrebbe rivelarsi controproducente per la seconda parte di stagione da parte della società blucerchiata. Di riflesso, tuttavia, se la squadra ha perso punti di riferimento dei dettami di Sinisa, i nuovi acquisti non sono certo da considerare elementi alla prime armi per la Serie A. Un nome spicca su tutti, con i suoi pro e contro, quello di Samuel Eto’o, arrivato a Genoa come botto a sorpresa del mercato invernale di Serie A e della Sampdoria, dopo l’esperienza con l’Everton e il successivo tecnicismo dello svincolo. Un nome che, se da un lato garantirebbe quel prestigio e pizzico di esperienza in più alla già rodata formazione blucerchiata, di riflesso rischia appunto di rovinare le armonie di quel “giocattolo perfetto” che è stata la Sampdoria del girone d’andata, guadagnando 33 punti su 20 partite al terzo posto in classifica.
LO HANNO VISTO AL FERRARIS – Sarà il campo a dare l’ultima parola, ma per l’importanza mediatica e bagaglio di vittorie a livello internazionale non può che essere Samuel Eto’o il colpo ad effetto della gestione Ferrero. Certo, l’inserimento del camerunese con 33 primavere alle spalle, non è stato propriamente dei migliori dopo lo screzio (a quanto pare, rientrato) con Sinisa Mihajlovic alla prima doppia razione quotidiana di allenamento. Eto’o, considerato nel ruolo tra i più forti al mondo, ha conquistato quattro titoli e quattro Coppe nazionali tra Spagna e Italia e numerosi successi internazionali, tra cui tre Champions League (2 col Barcelona e 1 con l’Inter), una Coppa Intercontinentale e una Coppa del Mondo per club. Il palmares parla da sé, resterà da testare la fame di gol di Eto’o in questa seconda parte di stagione.
MANOLO DOVE SEI – Di fondamentale importanza nello scacchiere tattico di Sinisa Mihajlovic sono gli esterni offensivi del 4-2-3-1, dotati di grande rapidità e fantasia. In tal senso, il borsino segna un risultato negativo considerate le partenze in questa sessione di Gabbiadini al Napoli, Sansone al Bologna e Fedato al Modena: certo “El Pitu” Correa potrebbe sbaragliare le previsioni, mentre Muriel ed Eto’o sono prime punte, non propriamente atte a svolgere quel ruolo, anche se il camerunense ai tempi dell’Inter si dimostrò preziosissimo proprio in quella posizione.
VOTO FINALE 6,5 – Mezzo punto in più sulla bontà delle operazioni di Osti & Co. La squadra, dal punto di vista propriamente tecnico/tattico e a livello quantitativo/qualitativo, non si è assolutamente indebolita. La cessione di capitan Gastaldello è stata mitigata dall’arrivo di un ottimo Munoz dal Palermo, andando a rinverdire così la colonia argentina dei blucerchiati. La cessione di Da Costa ha portato al prestito di Frison dal Catania, mentre a centrocampo la scelta di Krsticic di dire sì al progetto del Bologna ha portato i doriani all’ottima operazione riguardante il sempre prezioso Afriye Acquah. Eto’o e Muriel non hanno bisogno di particolari presentazioni, inoltre il colombiano, qualora ritrovasse fiducia, continuità e condizione, potrebbe rivelarsi nuovamente quel craque che in molti prefissavano.